Inchiesta su fornitura camici, Fontana: “nei miei patrimoni non vi è nulla di nascosto”

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Su Facebook il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, in relazione all’inchiesta sulla vicenda dei camici che lo vede indagato per frode scrive: “Nelle dichiarazioni richieste dalle norme sulla trasparenza sono riportati nel dettaglio i miei patrimoni, non vi è nulla di nascosto e non vi è nulla su cui basare falsi scoop mediatici”.

Fontana si riferisce al conto da cui avrebbe tentato di fare un bonifico al cognato, Andrea Dini, dopo la trasformazione della fornitura a Regione Lombardia di 75mila camici in una donazione. I soldi, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, sarebbero arrivati da un conto in Svizzera dove erano stati depositati, grazie allo scudo fiscale, 5 milioni e 300mila euro che fino al 2015 erano conservati alle Bahamas con due trust intestati alla madre di Fontana.

In un colloquio con La Stampa, poi, il governatore Fontana aggiunge: “Questa storia è pazzesca. Di solito le persone finiscono indagate perché prendono dei soldi illecitamente. Io invece rischio di passare alla storia come il primo politico che viene indagato perché i soldi ha cercato di versarli”.

Intanto il capogruppo dei 5 stelle in regione Lombardia Massimo De Rosa in una nota scrive: “Il Movimento è pronto a presentare la mozione di sfiducia a Fontana. Il presidente, da tempo inspiegabilmente assente, deve venire a riferire in Aula. Dalle mascherine pannolino ai test sierologici, senza dimenticare l’ospedale in Fiera, fino al caso camici per il quale è indagato, sono tante le risposte che il governatore deve ai lombardi”.