Incidenti sul lavoro: morto l’operaio 49enne rimasto schiacciato da un macchinario nel varesotto

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Ancora un incidente sul lavoro. A distanza di poche ore dalla morte della giovane operaia di Prato, Luana D’Orazio, stamattina una nuova tragedia si è verificata  a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Un operaio 49enne Christian Martinelli, è rimasto schiacciato da una enorme fresa industriale, in un’azienda di costruzioni meccaniche per l’estrusione della plastica. L’uomo lascia la moglie Sara e due bambine.

L’area in cui si è verificato l’incidente è stata transennata, per consentire a carabinieri, agenti della polizia locale e ispettori dell’Ats di effettuare i rilievi necessari. Il tornio su cui l’operaio stava lavorando è stato posto sotto sequestro.

L’uomo, che era cosciente all’arrivo dei soccorsi, è stato subito trasportato all’ospedale di Legnano, ma avrebbe avuto un infarto e al suo arrivo al nosocomio, i medici non hanno potuto fare niente per salvargli la vita.

Il magistrato di turno in procura a Busto Arsizio, disporrà l’esame autoptico sulla salma del lavoratore. Un accertamento indispensabile per far luce sulle dinamiche di quanto accaduto. Secondo la moglie, Christina si lamentava spesso della carenza di personale in azienda.

Solo ieri una giovane 22enne, Luana D’Orazio, ha perso la vita sul posto di lavoro, in un’azienda tessile del distretto di Prato. È rimasta impigliata nel rullo del macchinario a cui stava lavorando, che l’ha trascinata uccidendola.

Proprio la sicurezza sul lavoro è al centro dell’intervento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, durante l’incontro a palazzo Chigi sul Recovery Plan. “Dall’inizio dell’anno una persona al giorno sta morendo sul lavoro” ha detto Landini a Uno mattina specificando come questo accada perché “non ci sono abbastanza controlli, non c’è abbastanza attenzione e non si considera la sicurezza sul lavoro un vincolo, ma un costo”. Per il segretario Cgil si rende dunque assolutamente necessaria “l’assunzione nei servizi di medicina del lavoro per fare i controlli”. Sulla morte dell’operaia tessile 22enne, Landini ha aggiunto: “se vogliamo evitare che succedano altre tragedie, abbiamo bisogno che si investa in questa direzione”.

Cesare Damiano via Twitter: “Il 29 aprile è morto sul lavoro un operaio del porto di Taranto. Ieri, un’operaia tessile a Prato. Il Testo unico su salute e sicurezza sul lavoro esiste da 13 anni e va fatto rispettare. #Decreto81” ha commentato l’ex ministro del Lavoro e consigliere Inail.

Per Stefano Fassina di Leu, “è una strage. Non sono incidenti ma morti annunciate. Avvengono con una regolarità agghiacciante. È l’emergenza nell’emergenza della pandemia”.<