Identificato l’imbrattatore che gettava rifiuti a bordo strada. Il sindaco: “intollerabile”

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Il cumulo di materiali lasciati in strada a Priabona

Impossibile non esprimere sdegno per chiunque, di fronte alle strade cittadine scambiate per una discarica, figuriamoci per un sindaco come Mosè Squarzon che da sempre predica rispetto civico non solo per il prossimo ma anche per l’ambiente. Primo cittadino che l’altro giorno si era veramente adirato alla vista dei rifiuti abbandonati, in località Priabona, lanciando una colorita reprimenda contro l’autore – o gli autori almeno fino a ieri – del gesto di viltà e inciviltà.

Ora il responsabile avrebbe un nome e cognome, grazie alla segnalazione di un cittadino che non si è voltato dall’altra parte dopo aver notato il lerciume sul ciglio esterno della strada. E, soprattutto, alle telecamere di videosorveglianza che hanno permesso alla polizia intercomunale di riconoscere il veicolo del presunto lordatore seriale, che potrebbe scaricato gli ingombranti rifiuti a più riprese.

Alla faccia degli investimenti dei comuni vicentini – con Monte di Malo compreso – per gli ecocentri. Tra l’altro distante appena una manciata di chilometri dal luogo di ritrovamento del materiale, in contrada Morosella dove affluiscono i cittadini più attenti e civili. Mobili sconquassati in legno, stendibiancheria in metallo, giocatoli da bambino e pezzi di una culla da neonato, e perfino una batteria, un rifiuto altamente inquinante, tra gli scarti fotografati nell’occasione, prima della rimozione. Al  trasgressore, che non risiede in paese ma anzi si sarebbe preso la briga di partire dalla vallata vicina dell’Agno per raggiungere Priabona, toccherà sicuramente una salata multa.

Una “mancia al contrario” da quantificare in base al regolamento comunale entro la fine di questa settimana, dopo aver sentito il sospettato convocato dalla polizia intercomunale di Malo e Monte di Malo. Da “ricaricare”, oltre alla sanzione, anche le spese di smaltimento del materiale inopportunamente lasciato a bordo strada. Si tratta di capire, ora, per dovere di completezza e targa del veicolo alla mano, se sia stato il proprietario dello stesso mezzo a compiere il deprecabile atto o “chi per lui”.

Il primo cittadino, come detto molto arrabbiato per il gesto appunto di inciviltà, per una volta ha lasciato da parte il politicamente corretto e ha definito come un “ominide” il responsabile dello scarico illecito. “Grazie ad un cittadino che con grande coscienza civica ha segnalato ed ai varchi video controllati – ha scritto in un post pubblico al pepe nero – abbiamo le generalità del soggetto, o meglio dell’ominide, che ha compiuto questo gesto infame. Le forze di polizia stanno compiendo il loro dovere e spero che tutta questa roba sia ricondotta nel suo giardino di casa, o meglio letamaio. Nel 2021, con gli ecocentri a disposizione, non si possono più tollerare atti come questo”.

Mosè Squarzon