Mare Jonio, nave sotto sequestro. Gdf convoca il comandante

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La Mare Jonio è ufficialmente sotto sequestro. E’ l’ultimo atto del braccio di ferro sulla nave della ong Mediterranea Saving Humans, approdata ieri sera a Lampedusa dove sono sbarcati 48 dei 49 migranti soccorsi dall’imbarcazione lunedì (uno era stato fatto scendere in giornata per motivi di salute). I primi a scendere sono stati i minori, in tutto dodici, tra gli applausi di chi li ha accolti. Lasciando la nave, hanno applaudito anche i migranti, che in coro intonavano “Libertà, libertà”. L’ultimo saluto prima di lasciare l’imbarcazione lo hanno ricevuto da Luca Casarini, capo della missione.

E nella notte il comandante Pietro Marrone è stato convocato d’urgenza dalla Guardia di finanza che gli ha notificato il sequestro probatorio della nave. Marrone si è presentato in caserma accompagnato dall’armatore Beppe Caccia e dal deputato di Sinistra italiana Erasmo Palazzotto.

La svolta dopo che la Guardia di Finanza è salita di nuovo a bordo della Mare Jonio e la Procura di Agrigento guidata da Luigi Patronaggio ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, con l’ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il sequestro è probatorio, un’iniziativa della Guardia di finanza e dovrà essere confermato entro 48 dalla Procura.

I magistrati, che lo scorso agosto avevano indagato il ministro Matteo Salvini per sequestro di persone, dovranno valutare se la nave ha agito correttamente e se l’operato dell’equipaggio è stato legittimo. In particolare, occhi puntati sulla comunicazione via radio tra la Gdf e la nave. Le Fiamme gialle hanno intimato l’alt durante la navigazione ma la nave ha proseguito a corsa perché “c’erano onde molto alte”.

Lo sbarco a Lampedusa per il vicepremier Matteo Salvini non è un caso. “Coincidenza tra il caso di Nave Jonio e il voto sulla Diciotti? Io credevo a Babbo Natale fino a che avevo 8 anni. Poi un amichetto mi ha detto: ‘guarda che nell’armadio trovi i regali che ti portano mamma e papà’. Mi è crollato il mondo addosso. Ma da allora ho smesso di credere in Babbo Natale” afferma il ministro dell’Interno che poi accusa: “Questo presunto salvataggio di questa nave gestita dai centri sociali era organizzato da giorni“.