Migranti: iscritti nel registro degli indagati comandante e capo missione della Eleonore

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Il comandante e il capo missione della nave Eleonore sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Ragusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’imbarcazione è entrata lunedì nel porto di Pozzallo con 104 migranti a bordo dopo aver dichiarato lo stato di emergenza, forzando il divieto delle autorità italiane.

E andranno in Germania, Lussemburgo, Irlanda, Portogallo e Francia i 104 migranti sbarcati ieri a Pozzallo dalla nave dell’ong tedesca Mission Lifeline. L’annuncio del ricollocamento è stato dato da una portavoce della Commissione europea. L’Esecutivo comunitario si è occupato del coordinamento dell’accoglienza su richiesta della Germania e la portavoce ha specificato che la Commissione non è invece coinvolta in modo diretto nelle vicende della Alan Kurdi e della nave  Mare Jonio a sua volta sequestrata.

La Ong Mediterranea Saving Humans definisce “assurdo” il sequestro della Mare Jonio: “Abbiamo fatto ingresso in acque territoriali con l’autorizzazione formale della guardia costiera. Adesso ci contestano la violazione del #DecretoSicurezzaBis. È l’ultima vendetta di chi non tollera che l’umanità prevalga. #MareJonio”.

La Polizia intanto ha fermato un presunto scafista del gommone che la Eleonore aveva soccorso. Si tratta di 18enne sudanese, che è indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lo scafista è stato individuato dalla Squadra Mobile di Ragusa dopo l’ascolto di numerosi testimoni. Secondo i compagni di viaggio, sarebbe stato lui a guidare l’imbarcazione soccorsa dalla ong al largo delle coste libiche.

I migranti hanno dichiarato di essere partiti dal paese nordafricano grazie al pagamento di una somma pari a 1.500 euro ciascuno. I testimoni, secondo la polizia, hanno descritto “con molta precisione la condotta dello scafista sia nelle fasi antecedenti la partenza che in quelle successive, fino all’arrivo dei soccorsi”. Sono ancora in corso, invece, le indagini sull’arrivo dei 29 migranti soccorsi dal pattugliatore militare Cassiopea.