Presunti fondi alla Lega: identificati i due russi presenti all’incontro del Metropol Hotel

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Un’indagine congiunta di BuzzFeed News, del sito web di giornalismo investigativo Bellingcat e del sito di notizie russo Insider ha dato nomi e volti di due dei tre russi presenti all’incontro dell’hotel Metropol a Mosca, il 18 ottobre, finito nel mirino della Procura di Milano per i presunti fondi russi alla Lega.

Si tratta di Andrey Yurgevich Kharchenko e di Ilya Andreevich Yakunin. La conferma arriva anche da fonti vicine all’inchiesta in cui risulta indagato il leghista Gianluca Savoini.
Entrambi sarebbero legati il filosofo sovranista Aleksandr Dugin e a Vladimir Pligin, avvocato vicino al presidente Vladimir Putin.

Chi è Andrey Yurgevich Kharchenko: nato in Azerbaigian nel 1980 è diventato cittadino russo 15 anni dopo, fa parte del Movimento Internazionale Euroasiatico fondato da Dugin e avrebbe viaggiato all’estero più volte con il filosofo. Nel novembre 2016 i due si sarebbero recati insieme nella penisola di Crimea annessa dalla Russia per incontrare una delegazione turca. Nello stesso mese sarebbero andati anche ad Ankara.

Chi è Ilya Andreevich Yakunin: è un manager che ha legami con Vladimir Pligin, un influente e potente membro del parlamento russo – con legami molto solidi col Cremlino – che ha lavorato a una bozza di legge per certificare l’annessione russa della Crimea nel 2014. Pligin è conosciuto anche perché è nel suo studio che Matteo Salvini ha incontrato in veste ufficiale il vicepremier russo Dmitry Kozak durante uno dei suoi viaggi a Mosca.

Yakunin, ha lavorato a lungo per varie aziende che hanno legami molto forti con lo stato e con la Agency of Direct Investment, una compagnia controllata da un’ azienda co-fondata da Pligin. Nel 2016 sembrerebbe che Yakunin abbia ricoperto il ruolo di direttore generale aggiunto per la North Caucasus Development Corporation, un’azienda creata nel 2010 per attrarre investimenti e realizzare progetti infrastrutturali nell’area.

Pligin dal canto suo, ha negato di aver avuto legami con i due suoi connazionali.

Lo scandalo nasce il 10 luglio, quando BuzzFeed pubblica l’audio di un incontro riservato tenutosi nella hall dell’hotel Metropol di Mosca il 18 ottobre 2018. L’audio ripropone e rilancia un’inchiesta dell’Espresso a firma di Giovanni Tizian e Stefano Vergine che, nel febbraio scorso, aveva rivelato questa storia.

Né Dugin né Pligin hanno partecipato alla riunione al Metropol del 18 ottobre, ma entrambi sono citati nell’audio pubblicato da BuzzFeed. Una terza voce, non ancora identificata, dichiara però di aver bisogno della “luce verde” di Pligin prima di andare avanti con i negoziati. Mentre Savoini cita “Aleksandr” Dugin che tra l’altro alla vigilia dell’incontro era stato fotografato mentre incontrava Savoini e Vannucci proprio davanti al Metropol.

Savoini, presidente dell’associazione LombardiaRussia, l’avvocato Gianluca Meranda e l’ex bancario Francesco Vannucci, risultano tutti indagati per corruzione internazionale nell’inchiesta dei pm di Milano, per far arrivare finanziamenti alla Lega per 65 milioni di dollari attraverso la vendita di carburante.