Migranti, scontro sugli sbarchi selettivi: Humanity 1 fa ricorso al Tar. Sbarcati in 357 dalla Geo Barents

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Il decreto del governo sugli sbarchi selettivi crea il caos.  Dopo giorni di braccio di ferro tra esecutivo e Ong a Catania ieri è avvenuto anche lo sbarco dalla Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere con 572 migranti a bordo, entrata ieri pomeriggio nel porto della città siciliana. Sulla nave gli ispettori hanno valutato i casi di vulnerabilità e dato il via libera allo sbarco di 357 persone. A bordo sono rimasti in 215. Lo scontro si accende proprio su chi non può scendere con Mdf che parla di “sbarco selettivo illegale”.

Il livello di tensione è altissimo. A dirlo con fermezza è Joachim Ebeling, comandante della Humanity 1,  nave Ong tedesca dove ci sono ancora 35 naufraghi rimasti a bordo dopo lo sbarco di donne e bambini consentito dal ministero dell’Interno italiano. Ebeling ha spiegato che non lascerà il porto perché “sarebbe contro le leggi andare via con i sopravvissuti”. Presto il confronto potrebbe spostarsi in aule giudiziarie. I legali della Humanity 1 preparano un ricorso al tribunale amministrativo regionale del Lazio nei confronti del decreto interministeriale del governo Meloni. Aboubakar Soumahoro, deputato della Camera di Verdi e Sinistra italiana, afferma: “Ci stiamo attivando per fare valere la legge e il diritto internazionale”. Mentre il Pd chiede al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di riferire in Aula.

E mentre sul fronte politiche migratorie il governo Meloni ottiene il plauso del premier ungherese Viktor Orban, il Papa lancia un appello alla Ue. “La vita va salvata, il Mediterraneo è un cimitero ma l’Italia non può fare nulla senza l’accordo con l’Europa” dichiara il Pontefice. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ringrazia Bergoglio per le sue parole e commenta: “Non possiamo accogliere tutti”. Ringraziamenti anche da Giorgia Meloni che parla di “monito alla saggezza e alla carità”. “Le grandi sfide si vincono uniti” ha dichiarato la premier.