Napoli. Nuova aggressione a minore con calci e pugni. Naso fratturato

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A Napoli sta avvenendo una vera e propria escalation di violenza, apparentemente senza motivo o per motivazioni futili. L’ultimo ieri sera, verso le 21,30, quando un ragazzo è stato aggredito, ricevendo insulti e poi un pugno in faccia.

L’aggressione è avvenuta davanti alla stazione della metropolitana “Policlinico”. Un sedicenne ha riferito di essere stato avvicinato da un gruppo di ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, che non conosceva. Prima hanno iniziato ad insultarlo, poi lo hanno colpito al volto con un pugno rompendogli il naso.

Il minorenne dopo l’aggressione è andato a casa e poi con i genitori si è recato all’ospedale Vecchio Pellegrini dove gli è stata refertata una prognosi di 30 giorni. Il ragazzino ha rifiutato il ricovero. La polizia di Stato, che non è intervenuta sul posto ma è stata allertata in ospedale, sta accertando i fatti.

Intanto, in merito all’aggressione avvenuta sabato a Pomigliano d’Arco da parte di una baby gang in azione con delle catene, ai danni di un quattordicenne e un quindicenne, i carabinieri chiariscono: “il movente razziale non c’entra nulla”. Però il gruppetto di ragazzini protagonisti della violenza, ha scelto le vittime del pestaggio, non solo per divertimento o per rubare lo smartphone, ma anche perché di origine marocchina, anche se cittadini italiani.

La testimonianza della mamma di Gaetano. Oggi la mamma del quindicenne ridotto in fin di vita venerdì 12 gennaio nella metropolitana di Napoli, alla stazione di Chiaiano, parla a Mattino Cinque ricostruendo quei terribili momenti: “Stava aspettando il pullman alla metro di Chiaiano e si sono avvicinati alcuni ragazzi, gli hanno chiesto di dove fosse e cosa facesse e al non rispondere di Gaetano lo hanno strattonato e malmenato”, spiega la donna che racconta poi come il figlio sia riuscito a tornare da solo a casa nonostante un’emorragia interna. “Ora sta bene, è cosciente ma poteva andare peggio. Non siamo tutelati e tutto ciò deve finire, non possono accadere cose come queste ogni 15 giorni”.