Omicidio Chiara Gualzetti, Gip convalida il fermo del 16enne

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Il Gip del tribunale per i minorenni di Bologna, convalida il fermo in carcere per il sedicenne che domenica scorsa ha ucciso Chiara Gualzetti a Monteveglio,in provincia di Bologna. Secondo il giudice il ragazzo appare capace di intendere e di volere soprattutto rispetto a un reato il cui concetto illecito è di immediata percezione e sottolinea inoltre come abbia messo in atto lucidi e freddi tentativi di nascondere le tracce del delitto e di negare le responsabilità.

Inoltre sussiste il pericolo di fuga e l’indagato ha tentato anche di depistare le indagini, negando ogni responsabilità, e dicendo che la ragazza aveva un successivo appuntamento con un altro giovane, nascondendo i vestiti, lavando le scarpe sporche di sangue e il coltello, cancellando immagini e messaggi dal cellulare. Il sedicenne si è poi deciso ad ammettere di aver ucciso l’amica solo a fronte di elementi di accusa “di eccezionale rilevanza”. Nella decisione conta anche la personalità “incline a seguire i propri impulsi emotivi”.

Emergono particolari agghiaccianti: si parla infatti di estrema violenza e determinazione dimostrate durante tutto il corso dell’aggressione, che ha avuto una durata significativa e ha visto il giovane colpire ripetutamente con coltellate al collo, al petto e alla gola la vittima e infine colpirla anche con calci.
Dopo l’omicidio della ragazza il sedicenne indagato ha mandato messaggi a un’altra amica alla quale raccontava quello che aveva commesso. Secondo gli inquirenti il giovane era seguito da uno psicologo, che aveva consigliato ai genitori di portarlo da uno psichiatra, il quale a sua volta avrebbe suggerito alla famiglia di rivolgersi a un medico. Il 16enne sembra che utilizzasse spesso lenti a contatto rosse, per immedesimarsi in un personaggio di una serie Tv, Lucifer come è emerso negli interrogatori, durante i quali ha raccontato di una “presenza demoniaca” che lo spingeva alla violenza. Un elemento preponderante nella confessione ribadita al Gip del tribunale per i minorenni, unita al fatto che si è detto infastidito dalle avances della giovane amica. Inoltre avrebbe detto anche che Chiara aveva espresso il desiderio di morire e che lui l’avrebbe così accontentata.