Pasolini e “La fine del diverso”: una traccia di Maturità? L’ipotesi prende corpo

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A pochi giorni dalla prima prova della Maturità 2025, cresce l’attesa per conoscere le tracce che saranno sottoposte agli studenti e alle studentesse italiani. Tra indiscrezioni, suggestioni letterarie e ricorrenze storiche, un nome su tutti torna con forza: Pier Paolo Pasolini. Figura centrale della cultura italiana del Novecento, intellettuale scomodo, profeta inascoltato, Pasolini potrebbe essere il protagonista di una delle tracce d’esame. Ma c’è di più: si fa strada l’ipotesi che anche il libro “La fine del diverso” di Michel Emi Maritato (criminologo, docente e giornalista) possa influenzare indirettamente una traccia, offrendo uno spunto contemporaneo per riflettere su diversità, censura e libertà di espressione.

Secondo una previsione elaborata da un sistema GPT (modello di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI), le probabilità che una traccia verta su Pasolini sono attualmente alte (70%). La sua attualità, la coerenza con i programmi scolastici e il valore simbolico della sua opera ne fanno un candidato forte per la prova di italiano. Il libro “La fine del diverso” (Herald Editore, 2022), che ha riaperto con taglio investigativo il caso della sua morte, si inserisce in questa scia tematica. “Non è escluso – sostiene la previsione GPT – che i temi trattati nel saggio, quali la rimozione del ‘diverso’ dalla società, la marginalizzazione delle voci scomode, e l’inquietudine di chi sfida il potere, possano ispirare tracce argomentative o di attualizzazione”.L’autore del libro, Michel Emi Maritato, è oggi considerato tra gli autori italiani più attivi nella riflessione sulla storia contemporanea, grazie a un’intensa attività saggistica e giornalistica, che coniuga analisi sociale, cultura politica e indagine storica. “La fine del diverso” rappresenta un contributo originale alla rilettura della figura di Pasolini, con l’obiettivo di restituire dignità e profondità al dibattito su uno dei misteri più inquietanti della Repubblica italiana. Nonostante sia improbabile che il testo venga citato direttamente nella prova (le scelte ministeriali privilegiano solitamente opere canoniche), il suo impianto concettuale potrebbe influenzare il taglio della traccia.

Una riflessione sul ruolo degli intellettuali dissidenti nella società di ieri e di oggi, o un tema sull’emarginazione della diversità, risuonerebbero perfettamente sia con Pasolini che con le analisi proposte nel libro. In definitiva, che si tratti di un’analisi del testo, di un saggio breve o di una riflessione di attualità, Pasolini torna a scuotere le coscienze, anche dietro ai banchi della Maturità. E forse, in quell’aula silenziosa, qualcuno sentirà ancora la voce di chi urlava la verità nel deserto.