Sciopero generale: a rischio treni, scuola e autostrade

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Potrebbe essere un venerdì nero quello di oggi a causa dello sciopero generale indetto dal settore pubblico e privato che potrebbe comportare disagi fino a 24 ore. La mobilitazione, nel giorno della Festa della Donna, è stata proclamata dalla gran parte delle sigle sindacali italiane. L’Italia si fermerà dalla scuola alla sanità passando per Autostrade. Faranno invece eccezione i trasporti locali quindi autobus e metro saranno garantiti. Diversa invece è la questione treni. A tal proposito Trenitalia ha annunciato che i treni potranno subire cancellazioni o variazioni dalla mezzanotte alle 21:00 di oggi. Aderirà allo sciopero anche Trenord che ha annunciato fasce orarie e treni garantiti.

Disagi potrebbero arrivare anche dal settore aereo, nello specifico dal personale di terra di Lufthansa in Germania. Il sindacato del pubblico impiego ‘Ver.Di’ ha ha indetto un’astensione dal lavoro dalle 4.00 di giovedì 7 marzo e alle 7.10 di sabato 9. Lo riferisce l’agenzia tedesca Dpa. La compagnia aerea di bandiera tedesca ha dichiarato di “aspettarsi effetti pesanti sul suo programma di volo”. Potrebbero essere infatti 200.000 i passeggeri colpiti perchè circa 1.000 voli al giorno potrebbero essere cancellati.

I settori a rischio sono molti e tra questi quello dell’istruzione. Dagli asili nido alle materne, passando per il personale di medie, superiori e università, il sindacato Flc Cgil ha proclamato un’intera giornata di astensione dal lavoro. A tal proposito in una nota si legge: “I diritti delle donne, l’uguaglianza di genere, l’autodeterminazione, la parità salariale non sono ancora una realtà per tutte, anzi assistiamo, e su larga scala, a un attacco, a una messa in discussione dei diritti che le donne si sono conquistate nel corso degli anni. Ciò è evidente anche nel nostro Paese che è ancora ai primi posti nel mondo per gender pay gap e per incidenza del lavoro povero e precario; per non dire dell’invisibile sfruttamento del lavoro di cura, mai riconosciuto come responsabilità sociale, sempre e ancora scaricato sulle donne”.

Anche la sanità aderisce alla protesta. Le sigle sindacali fanno sapere che “per l’intera giornata, per ogni turno di lavoro, dall’inizio alla fine, l’erogazione delle prestazioni” nelle strutture sanitarie “potrà subire ritardi o disservizi. Sono comunque garantiti i servizi minimi essenziali, tra i quali il Pronto Soccorso e le urgenze, l’assistenza diretta ai degenti. Sarà, inoltre, data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili”.

Stop anche per il comparto autostradale per l’intera giornata di oggi con l’eventuale blocco previsto dalle 22 del 7 marzo alle 22 del giorno seguente, esclusa la regione Abruzzo. Garantiti sempre i livelli minimi di servizio pubblico essenziale e quindi la continuità del servizio di centro radio informativo, ausiliari alla viabilità, gestione impianti, manutenzione d’urgenza.

Mobilitato anche il personale di Vigili del Fuoco dalle 9 alle 13 per il personale turnista e per l’intera giornata per il personale giornaliero o amministrativo. Lo sciopero riguarderà come detto pure il settore pubblico, quindi potrebbero esserci disagi negli uffici pubblici, nei musei, nelle biblioteche, oltre che, come detto, nella sanità.