Tragedia a Ravanusa, esplode una palazzina: morti, feriti e dispersi

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Terribile tragedia a pochi giorni dal Natale. Sabato sera a Ravanusa, in provincia di Agrigento, un’ingente perdita di gas nella rete di metano, avrebbe causato l’esplosione che ha provocato il crollo di almeno sette palazzine. Il bilancio al momento è di tre morti e 6 dispersi. Due donne sono state estratte vive dalle macerie. Si tratta di Giuseppa Montana e Rosa Carmina. Mentre hanno perso la vita un uomo e due donne: Pietro Carmina, Enza Zagarrio e Calogera Gioachina Minacori. Tra i dispersi c’è anche una giovane incinta che avrebbe dovuto partorire mercoledì.

I fatti. Un intero quartiere nel centro del Comune nell’agrigentino è stato devastato dallo scoppio che non sarebbe stato causato da una bombola di gas, come ipotizzato in un primo momento. Potrebbe aver fatto da innesco alla deflagrazione, l’ascensore di una delle palazzine; i vigili del fuoco non escludono alcuna ipotesi. Sul posto anche le forze dell’ordine e i tecnici dell’Italgas che hanno messo in sicurezza l’area. Sono giunti anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e quello del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Guido Parisi.

La disperazione del governatore della Sicilia. “E’ una sciagura che colpisce tutta la comunità siciliana”, così il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta l’esplosione a Ravanusa. “Non faremo mancare la nostra presenza. Abbiamo dato ampia disponibilità al sindaco per sistemare tutte le persone evacuate”, ha aggiunto Musumeci dopo aver espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime.

Uno scenario spaventoso. Sette palazzine distrutte, detriti, pezzi di vetro e macerie ovunque; un vero e proprio scenario di guerra quello causato dall’esplosione. Nell’aria si avverte ancora un forte odore di bruciato, le saracinesche dei garage della case attigue alla zona interessata sono accartocciate. I soccoritori continuano a lavorare senza sosta nella speranza di trarre in salvo altre persone.
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