Vaccini, Italia e Europa accelerano ancora. Figliuolo: “Giugno e luglio decisivi”

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Sono 102 i decessi per il Covid registrati nelle ultime 24 ore. In lieve aumento rispetto al giorno precedente sono stati i positivi, 1.896 su 220.917  tamponi processati. Il tasso di positività è però sceso per la prima volta da diversi mesi sotto la soglia dell’1%: si attesta infatti allo 0,8.

Il commissario straordinario all’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, sottolinea come ad oggi sono state somministrate oltre 39 milioni e 300 mila dosi di vaccino: “Gli italiani che hanno ricevuto la prima dose – dice il generale – sono circa 26 milioni, quasi il 48%. La sfida della pandemia – ha tenuto a spiegare Figliuolo – si vince in questi nei mesi di giugno e luglio. Ad agosto ci potrebbe essere una piccola flessione, ma io voglio invitare gli italiani a continuare ad aderire alla campagna vaccinale”.

E intanto , il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, annuncia: “È appena arrivata la lettera del generale Figliuolo che autorizza i richiami dei vaccini nelle Regioni dove si è in vacanza, come il Piemonte aveva chiesto. Nella lettera inviata a tutte le Regioni – aggiunge il governatore – il commissario Figliuolo invita a garantire massima flessibilità alle attività vaccinali e si rende disponibile al riequilibro delle dosi da distribuire.

In merito alla sicurezza sui vaccini, il coordinatore del Cts, Franco Locatelli dichiara che il vaccino di AstraZeneca è già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età, perché il rapporto tra i benefici derivanti dalla vaccinazione ed eventuali rischi diventa incrementale con l’età. “Quello che si è verificato nella sfortunata ragazza di Genova, cui va tutta la mia attenzione e affetto – ha detto Locatelli -pone un’ulteriore riflessione, anche alla luce del mutato contesto epidemiologico”.  Sempre riguardo alla sicurezza del vaccino anglo svedese si era espresso il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: ” Parliamo di un prodotto certificato, sicuro. I benefici superano gli eventi negativi e siamo di fronte a una vaccinazione volontaria, non obbligatoria”.

E dal parlamento europeo giungono le considerazioni della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen: “L’Europa ha dimostrato che è possibile vaccinare la popolazione contro il coronavirus e anche esportare. Noi non possiamo tenere per noi tutta la produzione di vaccini. Se tutti gli altri ci avessero seguito il mondo sarebbe diverso ora“, ha aggiunto la von der Leyen.