Chiusa l’inchiesta sul crack della BPVi. Indagati Zonin, Sorato, Zigliotto e quattro manager

La ex sede della Banca Popolare di Vicenza, in via Btg. Framarin a Vicenza

Finalmente chiuse le indagini preliminari per il crack della Banca Popolare di Vicenza. Lo annuncia la Procura in una nota firmata dal procuratore aggiunto Orietta Canova, titolare dell’indagine.

Nei giorni scorsi è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a Gianni Zonin (ex presidente della BPVi), Giuseppe Zigliotto (ex presidente degli industriali di Vicenza e membro del CdA della banca), Samuele Sorato (ex direttore generale), Emanuele Giustini (ex vice direttore generale e responsabile divisione Mercati), Andrea Piazzetta (ex vice direttore generale e responsabile divisione Finanza), Paolo Marin (ex responsabile della direzione crediti ) e Massimiliano Pellegrini (responsabile divisione bilancio e pianificazione). L’avviso di chiusura delle indagini è stato inviato anche alla società per azioni Banca Popolare di Vicenza, in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti.

Tra le ipotesi di reato indicate ci sono l’aggiotaggio e l’ostacolo all’esercizio nelle attività di vigilanza.

Il procuratore della Repubblica reggente nella nota evidenzia anche che seguirà “in un lasso di tempo contenuto, che si confida non superiore ad alcuni mesi, la conclusione delle indagini preliminari in relazione a capi d’imputazione residuali, auspicabilmente in tempo utile per riunirne la trattazione. Le ipotesi di bancarotta connesse con la liquidazione coatta amministrativa della Banca appartengono ad una futura analisi di consistenza del reato e, dunque, ad eventuali separate iniziative”.

La conclusione delle indagini ha un grande valore, in quanto prevede il deposito degli atti d’indagine: sarà quindi ora possibile conoscere nel dettaglio i fatti contestati, in particolare agli avvocati delle persone danneggiate e alle associazioni dei consumatori e risparmiatori.