Il sindaco “pistolero” di Albettone sarà processato: Joe Formaggio istigatore?

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Foto dal portale Vvox

Istigazione a delinquere. Questo il capo d’accusa rivolto a Joe Formaggio, sindaco di Albettone salito alla ribalta dei media nazionali in seguito ad alcune dichiarazioni poco (o per niente) politically correct. In particolare con quel “sparate ai ladri” e altre frasi a pallettoni che gli sarebbero state attribuite, con l’esortazione rivolta a delinquenti di ogni ordine e grado di “stare alla larga” dal territorio del paesino di poco più di duemila anime nel Bassovicentino. I fatti incriminati si svolsero nell’autunno del 2015.

Lo riporta il Giornale di Vicenza odierno, spiegando come la richiesta di archiviazione sollecitata dalla Procura della Repubblica non abbia trovato accoglimento da parte del giudice incaricato, Barbara Trenti nello specifico. “Inversione a U” a sorpresa, dunque, con un’aula di tribunale spalancata ad attendere il sindaco Formaggio, in carica come primo cittadino dal 2009, e i suoi avvocati.

Sotto la lente d’ingrandimento della giustizia in particolare un cartello apposto ai segnali  che delimitano il confine del comune. In sintesi, un “avvertimento” che invitava delinquenti di qualsiasi genere a girare al largo dalla comunità di albettonesi, i quali sarebbero stati pronti ad armarsi e sparare in caso di tentativi di furto. In tanti, dalla società civile ma anche dal mondo politico, si accodarono alle intimidazioni del sindaco definito anche come “sceriffo” dalla stampa nazionale, altri invece ne criticarono il comportamento in considerazione del ruolo istituzionale.

Questo il testo originario, sequestrato da una pattuglia di carabinieri di Campiglia dei Berici dando il via all’iter di denuncia attraverso una prima segnalazione. “Si comunica a tutti: ladri, bastardi, delinquenti, cercaguai e persone indesiderate che in questo Comune non esiteremo a spararvi se violate le nostre case e minacciate le nostre famiglie. Quindi, per la pace di tutti, non entrate nel nostro territorio oppure tirate dritto senza fermarvi”.

Nessuno degli abitanti, finora, ha messo in pratica il “consiglio” del proprio cittadino, non commettendo quindi alcun reato. Questo sarà probabilmente il caposaldo della difesa, ma toccherà alle varie fasi processo verificare se le frasi riportate pubblicamente nel cartello potessero indirettamente esortare a commetterlo, configurando quindi l’istigazione a delinquere. Nel corso di un’intervento telefonico nella trasmissione radiofonica “La Zanzara” lo stesso Formaggio aveva definito Albettone come “il poligono più grande d’Italia”.

Per l’ordinamento italiano il reato in oggetto ha rilevanza penale e prevede la reclusione da uno a cinque anni in caso di condanna definitiva.