Nuove indagini sulla scomparsa delle mogli di Sperotto. Caso riaperto dopo trent’anni

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Foto d'archivio

La Procura di Vicenza ha interpellato l’archeologo forense che trovò la salma di Yara Gambirasio per venire a capo delle ossa, forse umane, ritrovate nel terreno di un ex allevamento di maiali a Velo d’Astico, in via Villa di Sotto.

C’è infatti il sospetto che il ritrovamento, frutto di alcune segnalazioni pervenute ai carabinieri, possa essere collegato alla scomparsa delle due mogli di Valerio Sperotto, l’allevatore morto nel 2011 titolare dell’allevamento e che fu sospettato della loro sparizione.

Gli accertamenti di queste settimane sono stati disposti dal sostituto procuratore vicentino Hans Roderich Blattner, che ha riaperto le indagini sulla scomparsa delle due donne – Elena Zecchinato scomparsa nel 1988 e Virginia Mihai nel 1999 – e ha chiamato l’archeologo forense Dominic Salsarola al fine di fare chiarezza su eventuali scheletri che potrebbero trovarsi nel terreno fra i due capannoni di Sperotto. Le indagini passate, nonostante l’uomo fosse stato accusato della sparizione, si conclusero con un nulla di fatto e il proscioglimento dell’allevatore.

Salsarola è al lavoro sul posto da una ventina di giorni. Le verifiche del consulente, che collabora col nucleo investigativo dei carabinieri di Vicenza, dureranno per un’altra settimana, ma al momento non sono sarebbero stati trovati resti umani. Per fugare ogni dubbio alcuni pezzi di ossa di piccole dimensioni verranno comunque sottoposti ad ulteriori accertamenti ed analisi al fine di fare chiarezza fino in fondo sulla loro origine.