Maltempo, stima da 25 milioni sui danni nell’Ovest. Chiusa fase di richiesta risarcimenti

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Un muro di cinta crollato nel centro di Arzignano, in via Grifo

I cittadini, le amministrazioni locali e gli imprenditori danneggiati presentano il “conto”, da circa 25 milioni di euro secondo le stime ufficiali ora più realistiche rispetto alle cifre iniziali. Si è chiusa venerdì scorso, nei comuni dei Arzignano e Trissino colpiti dall’ondata di maltempo di sabato 29 agosto, la prima fase dedicata alla raccolta dei moduli con richiesta di risarcimento.

A cui andranno ad aggiungersi i comuni confinanti di Montecchio Maggiore, Castelgomberto, Cornedo e altri che rientrano nella macroarea dell’Ovest Vicentino che ha patito danni in seguito al nubifragio più veemente dell’estate, con tempesta e tromba d’aria ad abbattesi su alcune delle località.

Si tratta di un conteggio considerato esaustivo anche se non del tutto definitivo dei problemi prevalentemente di natura strutturale. Ad oggi assume i caratteri di ufficialità e sarà presentato al Governo in relazione alla richiesta dello stato di calamità naturale, previo però il controllo sulla veridicità e congruenza dopo l’esame del contenuto dei moduli presentati agli uffici preposti attivati nei rispettivi comuni. Oltre al patrimonio pubblico, che presenta un “conto salato” sia per i danneggiamenti di edifici di proprietà della collettività (come le scuole), impianti sportivi, cartellonistica stradale e alberature di parchi e viali etc etc, la quota più ingente spetterà alle abitazioni private e agli stabilimenti produttivi, in questo caso riferiti in via quasi esclusiva al territorio della zona industriale di Trissino, martoriata dalle raffiche di vento di quel pomeriggio pauroso.

Nell’Ufficio Danni Maltempo allestito ex novo sotto i portici del Municipio in piazza Libertà per raccogliere le doglianze degli arzignanesi l’affluenza è stata talmente corposa da prolungare l’orario attraverso l’apertura straordinaria, la scorsa settimana, per poi chiudere i “faldoni” e passare alla seconda fase. Poco meno di un migliaio i moduli documentati consegnati a mano o spediti via posta elettronica secondo le modalità indicate, per un importo dei danni complessivi lamentati dai privati cittadini che oltrepasserà la soglia dei 10 milioni di euro, a cui ne vanno aggiunti altri 4,2 già “lamentati” da Arzignano per quanto concerne la sfera pubblica, accertati grazie alle ricognizioni dei tecnici comunali.

In attesa di cifre certificate anche dall’ente locale di Trissino, dove i capannoni divelti della zona industriale e alcune vie e garage allagati hanno fatto lievitare la conta dei danni, il conto non sarà inferiore anche qui ai dieci milioni di euro. Sono 150 le richieste giunte in Comune, per un terzo provenienti da imprenditori che hanno dovuto raccogliere i pezzi dopo la sfuriata di vento e pioggia. Toccherà allo Stato venire incontro a tutte le istanze presentate, con la mediazione degli enti locali.