Un ingegnere vicentino fra le quattro vittime del naufragio di Rimini

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Un momento dei soccorsi. Nel riquadro, Ernesto Salin

C’è anche una persona di Camisano fra le quattro persone decedute ieri nel porto di Rimini a causa di un naufragio avvenuto a causa di una forte mareggiata. Si tratta del 64enne Ernesto Salin, ingegnere. I sommozzatori dei Vigili del fuoco di Rimini infatti in mattinata hanno recuperato senza vita anche i corpi dei tre dispersi (due uomini e una donna). I morti salgono così a quattro: Alessandro Fabbri, cardiochiurgo (è stato primario anche all’ospedale San Bortolo di Vicenza) e proprietario della barca; la figlia Alessia, 38 anni, notaio; Enrico Martinelli, manager in pensione e, appunto, Ernesto Salin. Le altre vittime son tutte veronesi. Due i sopravvissuti: Carlo Calvelli, otorinolaringoiatra, e Luca Nicolis, oste alla Bottega del vino, entrambi ricoverati in gravi condizioni all’ospedale di Rimini.

La barca a vela – lunga 15 metri – era salpata ieri pomeriggio da Marina di Ravenna ed era diretta in Sicilia. A causare il naufragio, insieme al tempo pessimo che imperversava nella zona, potrebbe essere stata una avaria al motore. Sarebbe stato proprio questo che potrebbe aver spinto l’equipaggio a tentare l’ingresso nel porto di Rimini, ma l’imbarcazione è andata ad infrangersi sugli scogli.