Grandine sui Colli Berici. Devastati vigneti a Lonigo

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Immagine dall'archivio

Sono ingenti i danni causati dalla grandine caduta nella notte scorsa sul basso vicentino. L’evento atmosferico ha distrutto i vigneti nella zona dei Colli Berici, con particolare violenza nella zona di Lonigo. Si stima la perdita del 70-80% del raccolto di merlot, cabernet, pinot, prosecco e chardonnay.

E’ drammatico il bilancio nella giornata odierna da Coldiretti. “In alcuni vigneti i danni arrivano tra il 70% e l’80% di perdita del raccolto di Merlot e Cabernet – si legge in una nota – sempre nel vicentino, nella zona di Lonigo, la prospettiva non cambia, anzi peggiora, per le viti di Pinot grigio e bianco, Prosecco e Chardonnay”. Il vicepresidente di Coldiretti Vicenza, Claudio Zambon spiega che l’effetto è stato devastante. “In piena fase vegetativa le foglie sembrano ora bruciate”. Un disastro che soltanto con il proseguire delle ore sarà possibile valutare con più precisione.

Oltre a questo evento estemporaneo Coldiretti rilancia poi l’allarme siccità. “Una situazione che ci preoccupa – concludono il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – e di fronte alla quale Coldiretti non può che suggerire agli agricoltori di tutelare il proprio reddito con le assicurazioni ed i fondi di mutualità, strumenti pensati ad hoc per tutelare chi produce ed ogni giorno dell’anno è esposto al rischio di perdere raccolto e, nei casi più gravi persino le strutture operative”.

Nel mentre il consigliere regionale Cristina Guarda (AMP) lancia una proposta. “Dopo le gelate di questa notte nel basso vicentino la prima conta dei danni è pesantissima: ci sono aziende che hanno perso il 100% della produzione vitivinicola e, in generale, si registrano ingenti perdite per quanto riguarda mais, ciliegi e ortaggi – ha detto Guarda – certa del pronto intervento di Avepa, è urgente la dichiarazione dello stato di calamità da parte della Regione e l’apertura delle procedure per accedere ai finanziamenti previsti dalla Misura 5.2.1 prevista dal Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020. Una decisione che consentirebbe a chi ha subito i danni, sia per le basse temperature che per le grandinate in tutto il Veneto, un ristoro fiscale e un sostegno alla ripresa delle attività: cose essenziali di fronte ad una vera e propria catastrofe per un territorio che vive di viticoltura”.