L’Ue contro il “Far West digitale”. Nel mirino 19 piattaforme digitali

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Pugno duro della Commissione Ue, che ha messo nel mirino 19 grandi piattaforme digitali per porre fine al cosiddetto “Far West digitale”. Sotto sorveglianza sono finite tra le altre: Google, Apple, Facebook, Amazon, Zalando, Twitter, Instagram e TikTok.

A partire dal 25 agosto, come ha fatto sapere il commissario per il Mercato interno Thierry Breton, le major “dovranno cambiare i loro comportamenti se vorranno continuare a operare in Europa”. Scattano dunque quattro mesi a partire da oggi per adeguare le loro politiche ai paletti inseriti nel regolamento Ue. Per chi non rispetterà le regole stabilite dal ‘Digital Services Act’, potranno essere comminate sanzioni fino al 6% del fatturato annuo e, in caso di recidiva, il divieto di operare sul territorio europeo.

Le regole da rispettare. In sostanza le aziende dovranno rispettare gli obblighi di trasparenza e affidabilità previsti dal ‘Digital Services Act’, che prevede ad esempio misure a tutela della privacy e per la protezione dei minori, ma anche misure contro la disinformazione, la moderazione dei contenuti il e divieto di profilazione

Tra gli obblighi richiesti, spunta anche l’obbligo di segnalare i contenuti illegali, che le stesse piattaforme dovranno poi vagliare ed eventualmente rimuovere in tempi brevi. Al bando anche gli annunci pubblicitari basati sui dati sensibili dell’utente, come origine etnica, opinioni politiche, orientamento sessuale, sfruttando appunto la profilazione.