D.L. contro il caro bollette: via libera della Camera. Confermato il bonus per luce e gas

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Il decreto legge contro il caro bollette ha avuto il via libera definitivo dell’Aula della Camera: 323 i voti a favore, 49 i contrari per il provvedimento che contiene misure urgenti per arginare l’aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Il d.l., va convertito in legge entro il 30/4.

Cosa prevede il decreto: tra i vari provvedimenti spicca l’azzeramento degli oneri di sistema elettrici e del gas per il secondo trimestre 2022, viene confermato il taglio dell’Iva sul gas, mentre ulteriori misure urgenti sono all’esame del Senato.

Arera avrà invece il compito di rendicontare l’utilizzo delle risorse destinate da Palazzo Chigi al taglio degli oneri generali delle bollette di luce e gas. Un’analisi che dovrà essere inviata, entro il 16 maggio, ai ministeri della Transizione ecologica e dell’Economia e alle Commissioni parlamentari .

Confermato e rafforzato il bonus sociale elettrico e gas che, viene confermato anche per il 2° trimestre 2022. Le agevolazioni riguardano le tariffe per la fornitura di energia elettrica e di gas riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti domestici in gravi condizioni di salute.

Agevolazioni per le imprese energivore. Il d.l. riconosce a queste imprese che hanno subito un significativo incremento del costo dell’energia, un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 20% delle spese sostenute per l’energia acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022. Il bonus è riconosciuto anche in relazione alla spesa per l’energia elettrica prodotta e autoconsumata dalle imprese energivore nel secondo trimestre 2022.

Misura simile anche per le imprese a forte consumo di gas naturale: in questo caso, previsto un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 15% della spesa per l’acquisto e il consumo del gas, nel primo trimestre solare dell’anno 2022 (per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici).

Per le fonti rinnovabili la novità è l’intervento sulla disciplina relativa ai criteri in base ai quali un cliente finale diviene autoconsumatore di energia rinnovabile. In particolare, viene introdotta un’ulteriore ipotesi relativa alla produzione e accumulo di energia elettrica rinnovabile per il proprio consumo da realizzare con impianti Fer ubicati presso edifici o in siti diversi da quelli presso il quale l’autoconsumatore opera, escludendo l’allacciamento di utenze diverse da quella dell’unità di produzione e dell’unità di consumo.

Semplificazioni per il fotovoltaico. Non occorreranno permessi specifici per installare, con qualunque modalità, impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici. Ciò vale anche per strutture, manufatti e edifici già esistenti all’interno dei comprensori sciistici e la realizzazione di tutte le opere funzionali alla connessione alla rete elettrica. Fanno eccezione gli impianti installati in aree o immobili individuati mediante apposito provvedimento amministrativo come di notevole interesse pubblico.

Bonus edilizia e cessione credito. Passa da tre a quattro il numero di cessioni effettuabili con riferimento ai crediti di imposta. Prevista infatti la facoltà di una ultima cessione, da parte delle sole banche a favore dei soggetti coi quali abbiano concluso un contratto di conto corrente. Le norme sono in riferimento alle comunicazioni della prima cessione del credito o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate a partire dal 1 maggio 2022.

Il 16 febbraio è stata istituita la ‘Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili’. Lo scopo è quello di incentivare le iniziative pubbliche per la diffusione di pratiche virtuose dell’uso delle risorse esistenti. Le iniziative della giornata saranno coordinate dal Ministero della transizione ecologica, con il coinvolgimento di altri Ministeri interessati e dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ed in collaborazione con le regioni e gli enti locali.