Italia sotto controllo dell’Ue: a preoccupare è soprattutto il debito

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Luci e ombre sulla legge di bilancio italiana che è a rischio di una “deviazione significativa dall’aggiustamento verso l’obiettivo”. Questa la preoccupazione della commissione Europea espressa attraverso una lettera inviata a Roma da Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici che, chiedono di attenersi “alle importanti riforme di bilancio strutturali, come quella delle pensioni che supporta la sostenibilità a lungo termine del debito”.

“Riconosciamo che l’Italia ha fatto molti sforzi di recente per la competitività e la crescita”, ma “è cruciale” che adotti la manovra 2018 “senza annacquare le sue disposizioni principali” e che venga attuata “in modo rigido per centrare uno sforzo strutturale di 0,3% del Pil”, si legge ancora nella lettera.

La Commissione europea ritiene che nel piano di Bilancio 2018 l’Italia abbia delineato misure che implicano un aggiustamento del saldo strutturale inferiore a quello che sarebbe necessario e per questo Bruxelles ha inviato alla Penisola una lettera di richiesta di “chiarimenti”, annunciando contestualmente che a primavera verrà effettuata una nuova valutazione sul rispetto della regola del debito.

L’Italia, così come Belgio, Austria, Portogallo e Slovenia, presentano nelle rispettive leggi di bilancio “una deviazione significativa dal percorso di aggiustamento verso l’obiettivo a medio termine” su conti pubblici. In particolare, spiega la Commissione Ue che ha illustrato il pacchetto autunnale del Semestre europeo.

Oltre all’Italia altri 11 Paesi, tra cui Germania, Francia, Spagna, Olanda, Irlanda e Portogallo, restano sotto monitoraggio della Commissione Ue per squilibri eccessivi e  saranno oggetto di una revisione approfondita in occasione dei rapporti Paese per Paese a febbraio 2018, sulla base dell’analisi compiuta dall’Alert Mechanism Report. Si tratta degli stessi 12 Paesi, ricorda Bruxelles, per cui erano stati identificati squilibri durante la precedente procedure per squilibri eccessivi.