Lavoro, Mattarella: “Accrescere la sicurezza”. Confcommercio, occupazione femminile in Italia più bassa della media Ue

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In occasione della cerimonia delle Stelle al merito del lavoro al Quirinale, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato che di fronte alle morti sul lavoro o a causa del lavoro, le istituzioni della Repubblica, a ogni livello, sono chiamate al dovere di accrescere sempre più i livelli di sicurezza e di porre in essere tutte le azioni possibili al fine di ridurre i rischi e promuovere la cultura della prevenzione. “La dignità del lavoro e la cura della vita – sottolinea – devono prevalere su ogni altro interesse”.

“Oggi registriamo una frammentazione del lavoro, pur in quadro in cui gli indicatori occupazionali mostrano segni complessivamente positivi. Da un lato l’occupazione stabile, il lavoro professionale qualificato, i settori di avanguardia, l’organizzazione aziendale attenta alla qualità. Dall’altro – ha aggiunto il capo dello Stato – inoccupazione, bassi salari, precarietà, caporalato, ritardo nell’ingresso dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro, squilibri di salario a parità di lavoro”.

“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Il lavoro è, infatti, condizione centrale di un pieno sviluppo della personalità umana. È, quindi, anche veicolo di libertà e l’articolo 4 lega il diritto al dovere: ‘Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società’. A questa etica del lavoro la nostra democrazia resta legata – sottolinea Mattarella – pur se il lavoro cambia continuamente, sospinto dalle nuove tecnologie, dalle sempre diverse dimensioni dei mercati, da mutamenti che incidono anche sui modelli sociali. Forse mai come questi ultimi decenni si sono prodotti cambiamenti così profondi, veloci e di così grande impatto persino sulle aspettative personali e sui progetti di vita”.

E intanto oggi sono usciti i dati di Confcommercio sulle dinamiche dell’occupazione femminile, dipendente e indipendente: nel 2022 in Italia il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro nella fascia d’età 15-74 anni è pari al 48,2% contro il 59,6% della media dell’Unione europea. Se il livello di partecipazione delle donne in Italia salisse al pari di quello europeo avremmo 2,3 milioni di occupate in più.