Esplorare il Vicentino – Il buco del Prestigio a Cornedo Vicentino

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Foto Sandro Sedran

Molte persone avranno immaginato un paradiso nel blu del cielo, ma un paradiso si trova anche nella Valle dell’Agno, celato nelle viscere della terra: il Paradiso di Pippo.

Tralasciando la fantasia, questo luogo non è altro che una bellissima sala concrezionata e candida all’interno di una grotta, a cui gli scopritori hanno dato il nome di Buco del Prestigio. Scoperta nel 2003 da alcuni speleologi del Gruppo Grotte Valdagno, questa cavità si trova nella frazione di Spagnago di Cornedo Vicentino, ai piedi del ben noto altopiano del Faedo-Casaron che riserva agli appassionati di speleologia sempre grandi avventure e sorprese.

Il Buco del Prestigio rappresenta una delle grotte più estese della Valle dell’Agno con uno sviluppo che supera il chilometro, oltre che una delle più affascinanti per morfologia. La cavità presenta due ingressi, uno superiore e uno inferiore, entrambi relativamente stretti; solitamente si accede da quello superiore, ubicato su di un ripido pendio tra la vegetazione fitta.

Il breve cunicolo iniziale scende inclinato a un primo pozzo dopo il quale ne seguono altri, ma per proseguire conviene seguire un bypass fossile dal quale poi ci si cala per altri pozzetti fino a un primo bivio: a destra si prosegue per gli stretti e fangosi rami bassi, mentre a sinistra ci si dirige, attraverso una breve galleria dove è necessario strisciare, all’alta Sala della Cascata.

L’ambiente prende il nome dalla cascata che scende sul fondo della sala e che rende il luogo spettacolare. Le pareti della sala sono ben levigate e sinuose e sono state prodotte dall’arretramento del pozzo iniziale dal quale scendeva l’acqua. La Sala della Cascata è imponente, così alta che senza un buon impianto di illuminazione non si riesce ad apprezzarla nella sua interezza; tutto intorno rimbomba lo scrosciare dell’acqua.

La grotta successivamente prosegue per uno stretto passaggio posto a livello del pavimento sulla sinistra, che conduce al Ramo delle Cascate: una successione di cinque cascate che si risalgono a fianco o addirittura sotto il getto d’acqua.

Al termine delle cascate si giunge prima a Sala Pausa, poi dopo aver percorso altre gallerie si accede a Sala Sbeco. Per raggiungere l’agognato Paradiso di Pippo è necessario ancora ascendere, incontrando un’altra cascatella, per poi finalmente trovare le numerosissime concrezioni bianche che adornano il soffitto, le pareti e il pavimento di questa meravigliosa sala.

Un vero e proprio paradiso, riservato a poche persone, creato nel corso di migliaia di anni e fragile: basta un tocco con una mano o il deposito di fango e fuliggine, che la crescita della concrezione risulta compromessa così come il suo colore bianco.

Nelle foto di Sandro Sedran si può fantasticare su cosa cela questa bella grotta. Per una descrizione più dettagliata si rimanda alla guida dello stesso autore: “Luci nel buio. Speleologia in Veneto.”, Editore Idea Montagna, 2011.