Le cascate di Calvene

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Nel territorio di Calvene si trovano delle splendide cascate, non tra le più note del vicentino, ma malgrado ciò sono meritevoli di una degna nota.

Si collocano in una valletta minore tributaria dell’Astico, tra le pendici dell’Altopiano dei Sette Comuni e le Colline delle Bregonze, all’altezza della località la Costa. Le cascate sono inserite all’interno del Parco Naturale Franco Totaro, il quale coniuga le bellezze naturali con l’opera creativa dell’uomo: infatti nell’area sono presenti diverse opere di land art che si possono scoprire lungo il cammino.

Per accedere alle cascate di Calvene si deve seguire la strada che dall’abitato conduce a Caltrano; dopo circa un chilometro si trova uno spiazzo sulla destra, con una stradina in ghiaia che prosegue nel bosco. È qui che inizia il parco, delimitato da due colonne in legno. L’accesso è libero e solitamente non vi si incontrano molte persone.

Dopo pochi metri si incontra un ponticello sul torrente con il quale si raggiunge la rappresentazione di un cavallo di grandi dimensioni, realizzato in ferro e legno. Poco sopra invece, sopra il corso del torrente, vi si trovano molti pesciolini sospesi nell’aria da fili sottili ancorati alle piante.

La sorpresa più bella è però la prima delle cascate che si incontra, la quale alimenta le acque del laghetto circolare sottostante. La roccia della cascata è modellata dall’acqua stessa che deposita il calcare sulle formazioni già esistenti e tutta la superficie è ricoperta da una coltre di muschi. Nel laghetto è facile scovare qualche salamandra dal mantello pezzato giallo e nero.

Le cascate sono disposte in serie lungo il solco della valle, alcune sono più basse e formate da una serie di cadini e piccoli risalti, mentre l’ultima conta di un salto di una decina di metri. La particolarità avventurosa è una breve via ferrata che unisce tutte le cascate affiancando il corso dell’acqua; il percorso attrezzato inizia proprio dalla prima cascata alla base di alcune rocce. Si compie quindi un breve traverso verso la cascata, che si può ammirare da molto vicino e poi con l’aiuto di alcune staffe si sale la paretina che si trova. Una scala d’acciaio permette quindi di superare l’ultimo tratto tra la vegetazione rigogliosa e si giunge in prossimità della seconda cascata. Questa ha un’altezza modesta ma è pur sempre affascinante per la presenza di un fico che con i suoi rami ombreggia il salto d’acqua.

La ferrata prosegue sulla sinistra, effettua un breve passaggio verticale e conduce alla terza e ultima cascata, la più alta di tutte. Il percorso è composto da una serie di staffe metalliche, molte delle quali ricoperte di muschio, che sale verticalmente a fianco della cascata. È il passaggio più divertente: ad un certo punto si passa sotto lo scroscio d’acqua e ci si lava completamente, l’ideale per le giornate calde! Sorprendentemente, anche se non sembrerebbe, i gradini non sono scivolosi. Ovviamente per percorrere la via ferrata è consigliabile portare con sé l’attrezzatura adeguata e controllare le condizioni del percorso, altrimenti le cascate sono facilmente raggiungibili da comodi sentieri che si sviluppano nel bosco.

Per il ritorno basta seguire il sentiero che scende nelle vicinanze e in breve riporta al punto di partenza. Tra gli alberi si trovano altre opere delle quali la più recente risale allo scorso anno ed è costituita da un insieme di gabbie per uccelli appese ai rami. Complessivamente la visita alle cascate impegna poco tempo perché si trovano tutte vicine una all’altra e si raggiungono in appena 5 minuti dall’auto.

Eventualmente l’itinerario si può allungare salendo alle vicine contrade di Calvene, come Contrada Piani o Prà del giglio, dalle quali si possono ammirare piacevoli scorci sul paesaggio di collina.