Vajo Dal Cengio

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Di tutti i percorsi alpinistici invernali nel massiccio del Carega, il Vajo Dal Cengio è sicuramente uno dei più frequentati, complici la relativa facilità di percorrenza, la comodità dell’avvicinamento e l’esposizione nord.

Il canale si trova nel gruppo del Fumante, dove ne taglia i ripidi versanti scendendo verso l’Alpe di Campogrosso. Nonostante la brevità il vajo riserva una salita affascinante, sia per i passaggi scenografici che per le viste che si dilungano verso il Sengio Alto e il Pasubio.

Il vajo è dedicato al forte alpinista valdagnese Ruggero Dal Cengio, il quale realizzò numerose vie di roccia sulle Piccole Dolomiti.

Tra le premesse, a cui sempre conviene accennare quando si parla di queste attività, si deve chiarire che la percorrenza di questo vajo è riservata a chi possiede l’attrezzatura adeguata (piccozza e ramponi) e una buona esperienza di ambienti innevati.

Il punto di partenza più comodo per intraprendere la salita del canale è il Passo di Campogrosso; se invece la strada per raggiungere l’Alpe risultasse chiusa per neve occorre invece partire dal Rifugio Piccole Dolomiti alla Guardia o dal Passo Pian delle Fugazze.

Una volta giunti al Passo di Campogrosso conviene quindi seguire il sentiero 157 attraversando un tratto di faggeta. Si oltrepassa poi la sella denominata Passo delle Buse Scure, dove appena dopo una nevicata cospicua gli abeti presenti si caricano di neve. Ormai giunti ai piedi delle ardite guglie del Fumante si cammina lungo la Sella del Rotolon, la testata della grande frana che incombe sulla conca recoarese. Da qui si ammirano le Guglie della Scala che scaricano i loro detriti nell’antistante Piazzale S.U.C.A.I. Poco più a destra si eleva l’imponente Guglia Berti.

Si continua ancora per un breve tratto, ora pianeggiante, fino alla base del Giaron della Scala, ampio vallone che sale diritto costeggiando le guglie appena oltrepassate. Alla sua destra si infilano due canalini più stretti, rispettivamente il Vajo Dal Cengio, al centro, e il Vajo delle Frane.

Non resta quindi che salire diritti verso l’imbocco del vajo, cercando le linee di neve più consolidate per facilitare la progressione. Alla propria sinistra si delinea il profilo frastagliato delle Guglie della Scala: da valle verso monte si distinguono il Milite, la Guglia Gei, la Guglia Negrin, il moncone della Guglia Piccola recentemente crollata e il Corno.

Il Vajo dal Cengio si risale senza particolari difficoltà, la pendenza si attesta intorno ai 50 gradi; con inverni poco nevosi sono presenti tre brevi risalti rocciosi che si superano facilmente e rendono la salita più entusiasmante. Il canale si restringe sempre più proseguendo verso l’alto, stretto tra la Guglia Cesareo e la costola rocciosa dei Sassi Dal Cengio. L’uscita del vajo è a pochi passi dal tracciato del Sentiero Alto del Fumante, poco sotto la vetta della Cima Centrale. Quest’ultima si raggiunge facilmente e regala una vista strepitosa sull’affilata Cima Lovaraste, sul vicino Obante, la Catena delle Tre Croci e i gruppi del Sengio Alto e del Pasubio. Con le belle giornate a sud si osserva bene anche la Valle dell’Agno, fino al luccichio del Mar Adriatico.

La via più facile e veloce per la discesa consiste nel salire a destra rispetto all’uscita del vajo il cocuzzolo nei pressi di un paio di gugliette e quindi calare nel Prà degli Angeli. Si passa alla base del Castello degli Angeli, tozzo torrione di roccia friabile, e si continua nell’ampio boale fino a ricongiungersi al sentiero 157. Da qui si ritorna lungo la via dell’andata.