Baraonda nella notte e poi a mezzogiorno. Un 30enne accoltella alla gamba l’amico dell’ex

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La sede del commissariato di polizia a Bassano, in via Pecori Giraldi

Prima un rumoroso litigio tra ex conviventi con scenata di gelosia, poi il vicino di casa che fa da paciere in piena notte e si offre di ospitare un giovane furioso. Un “pit-stop” di poche ore di calma apparente e il mattino dopo si riprende con l’ex fidanzato fuori di sè che non vuole saperne di uscire di casa e si arrocca nell’appartamento armato di coltello, aggredendo un amico della sua ex, quest’ultimo giunto in soccorso della donna.

E che finirà al pronto soccorso con una ferita da taglio ad una gamba, inferta proprio dal principale protagonista di una storia alquanto ingarbugliata che ha assunto gli “onori”, do fa per dire, della cronaca. E’ una vicenda tanto caotica quanto curiosa quella che è avvenuta la nottata e la mattinata di giovedì a S. Giuseppe di Cassola, il cui finale però – è almeno – è chiarissimo: l’arrivo della polizia di Stato dal commissariato di Bassano del Grappa a calmare gli animi e, alla fine, arrestare il più esagitato.

Per capirci qualcosa è necessario riavvolgere il nastro alla notte tra martedì e mercoledì di questa settimana, quando una ragazza rientra nel suo alloggio in un condominio di via Calibri, all’una di notte, a quanto pare dopo aver festeggiato il proprio compleanno con amici. Soprassedendo sull’orario di rientro a casa, la donna si sarebbe trovata di fronte ad attenderla l’ex fidanzato ed ex convivente, per niente “contento” della serata trascorsa fuori casa dall’unica proprietaria del locale, inscenando una paternale di gelosia che ha innescato un lite in piena notte. Un trambusto che non poteva non svegliare gli altri condomini, tra cui un conoscente della coppia che, bontà sua, è riuscito a calmare gli animi arrivando a offrire un tetto per la notte al giovane uomo, di origini marocchine e residente in paese.

Il “secondo atto” del dramma avviene il mattino seguente, quando la ragazza si ritrova senza il mazzo di chiavi di casa e dell’auto e sospetta che a sottrarle sia stato proprio l’ex convivente, ospite del vicino al piano superiore. Qui il susseguirsi delle azioni avvenute dalle 11 di mattina in poi è confusionario, ma a quanto sembra il proprietario di casa era fuori per lavoro e quindi non poteva intervenire direttamente per intercedere in un primo momento, e la ragazza avrebbe chiesto aiuto a un amico di Sandrigo, che ha avuto la malsana idea di arrampicarsi dall’esterno per accedere all’appartamento soprastante dal balcone e affrontare faccia a faccia il trentenne nordafricano. Nel frattempo la ragazza, riempita di offese e minacce a suo dire dall’ex fidanzato ed ex coinquilino che lei aveva cacciato di casa, chiamava il Commissariato chiedendo aiuto.

Quello che è accaduto poi, al vaglio delle forze dell’ordine giunte sul posto in una manciata di minuti, passa dalle parole grosse alle minacce e infine violenza con il 44enne giunto in aiuto della donna a uscirne con una ferita guaribile in 15 giorni e l’inquilino originale – quello che aveva fatto da paciere la notte precedente – a venire minacciato con il coltello e a far tappa in pronto soccorso, per accertamenti non meglio precisati. Ultimo capitolo della “baraonda”: una volta che i poliziotti hanno fatto irruzione il fidanzato geloso (l’ex) avrebbe tentato la fuga, saltando giù dal balcone e venendo fermato in strada da una pattuglia stavolta di carabinieri che lo hanno immobilizzato.

All’indomani si attendono gli esiti di complicato fatto di cronaca e la formalizzazione delle accuse nei confronti dell’esagitato, un volto già noto alle forze dell’ordine, trattenuto in stato di fermo in attesa che un giudice si pronunci dalla Procura di Vicenza. Le generalità del soggetto non sono state ancora rese note. I reati che gli saranno imputati saranno di sicuro le lesioni personali aggravate e minacce, ma si ipotizza anche il sequestro di persone per il fatto di non aver concesso al proprietario dell’appartamento, una volta rientrato, di aprire la porta alla polizia, facendo leva sul possesso di un coltello.