Lo Stadio Menti tavola imbandita per una notte. Ma non è… Rosso di sera

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Un dettaglio della serata dedicata al Vicenza Calcio con una cena di gala (foto di M. Carlotto)

C’era il “sacro”, il “profano” e anche chi rimaneva a mettere i (pochi) schei rimasti in cassa. Mancava solo chi ad oggi, almeno per i tifosissimi, vale ben di più degli emblemi di ogni fede: quella spirituale come il vescovo di Vicenza Pizziol o quella politico-amministrativa come il sindaco della città Variati, e forse più addirittura del… dio denaro. L’unica fede che conta è quella biancorossa, trasmigrata nelle carni, ossa e jeans di Renzo Rosso, assente giustificato ieri sera alla “Cena sotto le stelle” celebrata e intavolata sul manto verde dello Stadio Menti.

Verde speranza, come quella di raccogliere un cospicuo contributo da una fetta della spesa pro capite – concedeteci l’ineleganza: 80 euro a crapa – destinata all’esercizio provvisorio prossimo ai titoli di coda. A compensare il vuoto sulla sedia del futuro patron del Lane, la presenza della gloriosa Coppa Italia 1997 che, anche se non in carne ossa, è stata focosamente abbracciata dai 500 e passa astanti e affamati piacevolmente assisi sul prato.

Le stelle non sono state ammirate in cielo, visto la serata uggiosa che comunque ha risparmiato il banchetto facendo evaporare i brividi freddi degli organizzatori, piuttosto uno sguardo è stato lanciato a quelle che corrispondono alle vecchie glorie che hanno vestito le maglie del Vicenza Calcio. Fabio Viviani e Maurizio Rossi per citarne un paio, sempre tra i più amati Nel firmamento dei presenti poi la schiera di sponsor e imprenditori vicini alle sorti del Lane, esponenti della politica cittadina e qualche altra buona forchetta proveniente dalla stampa locale e dal jet set vicentino.

Un evento tutto sommato riuscito nell’intento, anche se di fatto i tifosi biancorossi più veraci non rientravano nella lista invitati, e che porterà al “padrone di casa” a tempo determinato Nerio De Bortoli qualche obolo in più per sanare il sanabile in attesa del passaggio formale delle consegne alla nuova proprietà. Tra auto d’epoca, maxi schermi, musica, belle signore e pietanze assortite la serata è trascorsa in allegria, con sul “piatto” tante discussioni, previsioni e bonarie ciacole pallonare.