RoboCup, Schio chiama Brasile: i robot dell’Itis De Pretto sfidano il mondo a Salvador


Dal 15 al 21 luglio Salvador, in Brasile, ospiterà la sfida internazionale più attesa nel mondo della robotica educativa: la RoboCup Jr 2025, ed in gara ci saranno anche due squadre dell’Istituto Tecnico Industriale Silvio De Pretto di Schio. I team Semo Strachi e Selvadeghi, accompagnati dal docente e mentor Dario Marchiorato, rappresenteranno l’Italia non solo con l’orgoglio, ma con una visione tecnica d’avanguardia, frutto di mesi di lavoro, sogni e circuiti.
Il team Semo Strachi, composto da Simone Lighezzolo, Giovanni Grosset, Mattia Guglielmi ed Emanuele Dal Molin, presenta “Terranator”, un robot progettato per affrontare ostacoli e salvare vittime in ambienti critici. Stampa 3D, sospensioni indipendenti, sensori laser VL6180X, telecamere Pi e un sistema ibrido Arduino-Raspberry Pi si fondono per dare vita a un vero concentrato di potenza e intelligenza artificiale. Con algoritmi di riconoscimento simbolico, reti neurali e mappature 3D, Terranator non è solo una macchina: è una strategia pensante. Il team Selvadeghi invece, con Marco Dal Castello e Gianluca Grappeggia, porta in Brasile un robot compatto e bilanciato, pensato in Fusion360 e dotato di PCB a croce, sensori VL53L1X e videocamere OpenMV. La navigazione è guidata da una mappa in tempo reale sviluppata in Python, con l’algoritmo di Dijkstra per trovare sempre il miglior percorso. Il sistema di rilascio cubi laterale, gestito da un servo singolo, è una chicca ingegneristica pensata per ottimizzare spazio, peso e tempo.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia: le sfide mondiali non sono solo tecniche, ma anche economiche. Nonostante il prezioso sostegno di alcune realtà imprenditoriali del territorio, i costi tra componenti elettroniche, attrezzature e trasferte sono elevatissimi. I ragazzi si confrontano con team internazionali che possono contare su budget importanti, sponsor consolidati e dotazioni d’élite. In questo contesto, ogni aiuto, anche dell’ultimo minuto, può fare davvero la differenza: contribuire significa investire non solo in un progetto scolastico, ma in una fucina di talenti, idee e futuro. Questi ragazzi non partono con il favore delle statistiche, ma con qualcosa di ancora più forte: la passione, l’ingegno e la voglia di dimostrare che l’eccellenza nasce anche nei laboratori di una scuola pubblica vicentina. E chissà: magari sarà proprio un gesto generoso dell’ultimo momento a dare a questa avventura il carburante necessario per lasciare il segno anche in Brasile.