Il Veneto va verso la diminuzione del consumo del suolo. Approvata la legge regionale

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Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato con 26 voti favorevoli, 13 contrari e 4 astenuti la nuova legge quadro per il contenimento graduale del consumo di suolo, di cui si discuteva da due anni. Il nuovo testo normativo in materia urbanistica è stato votato nella tarda serata di ieri dopo un approfondito confronto sull’articolato e sulla manovra emendativa sviluppato dapprima dell’ufficio di presidenza della competente commissione, poi dal Consiglio regionale in aula.

“Con la nuova legge si promuove un processo di revisione sostanziale della disciplina urbanistica che, oggi, deve essere ispirata ad una nuova coscienza delle risorse territoriali ed ambientali. In particolare la nuova disciplina mira a ridurre progressivamente il consumo di suolo non ancora urbanizzato, in coerenza con l’obiettivo europeo di azzerarlo entro il 2050 – spiega l’assessore veneto al territorio Cristiano Corazzari -. La nuova legge regionale stabilisce che l’obiettivo del contenimento di consumo di suolo sarà gradualmente raggiunto nel corso del tempo e sarà soggetto a programmazione regionale e comunale”.

Nello specifico la giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, stabilirà la quantità massima di consumo di suolo ammesso nel territorio regionale nel periodo preso a riferimento e la sua ripartizione per ambiti comunali o sovracomunali omogenei, sulla base delle specificità territoriali e delle informazioni fornite dai Comuni. La quantità massima del consumo di suolo ammesso nel territorio regionale sarà sottoposta a revisione almeno quinquennale. I comuni approvano la variante di adeguamento dello strumento urbanistico generale al provvedimento di giunta regionale. “Particolare rilievo nell’impianto normativo della legge – aggiunge Corazzari – rivestono le previsioni volte alla riqualificazione edilizia ed ambientale e alla rigenerazione urbana, che indicano forme ed azioni quali la demolizione di opere incongrue o di elementi di degrado, il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e lo sviluppo di tipologie edilizie urbane a basso impatto energetico e ambientale. A tal fine viene istituito uno specifico fondo regionale”

Come ha sottolineato il presidente della seconda commissione consiliare permanente Francesco Calzavara, la legge quadro per il graduale contenimento del consumo di suolo in Veneto è frutto del buon senso e rappresenta “una autentica svolta nella gestione del territorio”, ed è conseguenza “di un proficuo e costruttivo confronto tra maggioranza e minoranza”, al fine di coniugare assieme sostenibilità, tutela dell’ecosistema e sviluppo, partendo dal presupposto incontrovertibile che la nostra Regione, assieme alla Lombardia, ha fino ad ora consumato più suolo in Italia e che era quindi quanto mai opportuno segnare un cambio di prospettiva in ordine allo sfruttamento del territorio veneto.

Perplesse parte delle minoranze, che, oltre ad aver chiesto un maggior finanziamento alla legge per “dare un chiaro segnale del nuovo corso imboccato dalla regione sulla materia”, come ha sottolineato il controrelatore di minoranza, hanno contestato comunque l’eccessiva presenza di eccezioni rispetto alle norme di contenimento del suolo, “una legge che non ha raggiunto gli obiettivi che si era posta”. In sede di dichiarazione di voto, ciascuna forza politica ha voluto intervenire, alcuni gruppi della minoranza hanno lasciato libertà di voto, altri si sono astenuti. Compatto il sostegno della maggioranza. Il presidente della seconda commissione, nella replica finale ha rimarcato come “il Veneto con questa legge entra nel club della poche regioni che in Italia hanno una legge specifica sul consumo del suolo: oggi è un giorno in cui si inizia a parlare di una nuova attenzione verso il paesaggio, verso la bellezza, verso il territorio. Sono convinto che l’applicazione di questa legge inizierà un percorso di cura del paesaggio. Questa legge è pienamente rispondente a quanto aveva posto nel suo programma il presidente della giunta. Chi sostiene che questa legge non è coraggiosa dice il falso: questa è una legge coscienziosa, che dà l’avvio ad una nuova stagione. E’ l’inizio di un nuovo percorso e che andrà valutata con i provvedimenti attuativi affidati alla giunta”.

Soddisfatto anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che commenta: “E’ una legge di quelle che qualificano un’intera legislatura, che ho fortemente voluto, tanto da inserirla nel pacchetto delle prime che presentai subito dopo le elezioni. Da oggi il Veneto fa da apripista dell’approccio a consumo zero nell’ambito della salvaguardia del territorio. Si trattava di un tema spinoso e difficile, in direzione di una salvaguardia per la prima volta in Italia caratterizzata dal consumo zero. Di qui in avanti tutto potrà essere monitorato e, se necessario, migliorato. Il Consiglio regionale ha accettato e vinto una sfida tutt’altro che facile”.