Ciclabile “Treviso-Ostiglia”, dalla Regione 5 milioni per il tratto da Sossano a Cologna Veneta

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Partirà da Sossano per arrivare fino a Cologna Veneta attraverso Orgiano, il nuovo tratto della più ampia ciclabile nota col nome di “Treviso-Ostiglia“. Si arriva così al completamento degli interventi sul versante vicentino della pista che corre lungo la vecchia linea ferroviaria. La Regione, infatti, ha annunciato di aver stanziato nuove risorse economiche per la realizzazione di un ulteriore tassello dell’itinerario di oltre 100 chilometri collega il capoluogo della Marca al comune mantovano.

La Giunta veneta su proposta della vicepresidente e assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, ha approvato una delibera per un finanziamento di 5 milioni 400 mila euro “permettendo di ultimare tutti gli interventi nel territorio vicentino e di potersi dedicare interamente al completamento del percorso nel territorio veronese, in parte già finanziato anche con la recente deliberazione di Giunta del luglio scorso che ha assegnato 7 milioni e 500 mila euro per la realizzazione di alcuni tratti nella Provincia di Verona (da Villaga, nel vicentino, fino a Casaleone, nel veronese)” ha detto De Berti.

Segnaletica della “Treviso-Ostiglia” (foto da Facebook)

Secondo quanto comunicato dalla Regione negli ultimi due anni la Giunta ha destinato a Veneto Strade circa 21,3 milioni di euro di risorse regionali per la progettazione e realizzazione di circa 50 km di tracciato, compresi interventi di ripristino di tutti i manufatti di attraversamento, “visto l’alto valore strategico che l’opera riveste per il territorio veneto che permetterà di collegare, attraverso il tracciato della ex ferrovia, i comuni veneti con la città di Ostiglia, oltre a interconnettersi con il percorso della ciclovia turistica nazionale del Sole”.

Per i ciclisti che percorreranno la “Treviso – Ostiglia” non mancherà la segnaletica turistica, orizzontale e verticale, coordinata, puntuale e costante, in modo da aver sempre presente le caratteristiche dell’itinerario e sapere dove si trova. “Lo stesso discorso deve valere per i servizi e le attività turistiche di supporto che, insediandosi lungo la pista, potranno garantire un vero e proprio salto di qualità all’offerta escursionistica” ha aggiunto De Berti.