Amministrazione Usa: Europa a rischio cancellazione. Plauso della Russia

È bufera sulle parole dedicate all’Europa nel documento che contiene la nuova National Security Strategy degli Stati Uniti: “In Europa c’è il rischio di cancellazione della civiltà e, se le tendenze attuali continueranno, il Vecchio Continente sarà irriconoscibile tra 20 anni o meno”. Lo afferma la Casa Bianca.
In particolare vengono elencati i punti che mettono a repentaglio storia e cultura del Vecchio Continente. Secondo l’amministrazione Trump “I problemi più ampi che l’Europa deve affrontare includono le attività dell’Unione Europea e di altri organi transnazionali che minano la libertà politica e la sovranità, le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e creando conflitti, la censura della libertà di espressione e la soppressione dell’opposizione politica, il crollo dei tassi di natalità e la perdita delle identità nazionali e della fiducia in se stessi”.
Guardando oltre l’Europa nel testo si legge che “l’Indo-Pacifico è e continuerà a essere uno dei principali campi di battaglia economici e geopolitici del secolo a venire. “Il presidente Trump ha invertito da solo oltre tre decenni di supposizioni errate degli Stati Uniti riguardo la Cina: cioè, che aprendo i nostri mercati alla Cina, incoraggiando le imprese americane a investire in Cina e delocalizzando la nostra produzione industriale lì, avremmo facilitato l’ingresso della Cina nel cosiddetto ordine internazionale basato sulle regole. Ciò non è accaduto”.
Il cambiamento della strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti da parte dell’amministrazione del presidente americano Donald Trump, in cui la Russia non viene menzionata come una “minaccia diretta”, è un passo positivo: lo ha dichiarato all’agenzia di stampa Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Secca la replica dell’Unione Europea. L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, ha affermato: “Certo, ci sono molte critiche, ma credo che alcune siano anche vere. Gli Stati Uniti sono ancora il nostro più grande alleato. Penso che non siamo sempre stati d’accordo su diversi argomenti, ma credo che il principio generale sia ancora valido. Siamo i più grandi alleati e dovremmo restare uniti”. Secondo un portavoce UE, invece, “Quando si tratta di decisioni che riguardano l’Unione europea, queste vengono prese dall’Unione europea, per l’Unione europea, comprese quelle che riguardano la nostra autonomia normativa, la tutela della libertà di espressione e l’ordine internazionale fondato sulle regole. Il partenariato transatlantico è unico e, come sempre, gli alleati sono più forti insieme”.