Conflitto russo-ucraino, Lukashenko: “La Bielorussia sta con Mosca”. Arrivata a Istanbul prima nave civile ucraina

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La Bielorussia sarà sempre al fianco della Russia, ma – per ora – non entrerà in conflitto con Kiev. Lo ha assicurato il presidente Alexander Lukashenko, grande alleato di Vladimir Putin, che ha parlato nel corso di una lunga intervista affermando che se gli ucraini non varcheranno i confini bielorussi, Minsk non combatterà contro gli ucraini. Aggiungendo che la guerra, comunque, poteva essere evitata.

Sono parole importanti quelle del presidente bielorusso, arrivate nel giorno in cui il battaglione Azov è tornato a combattere in prima linea. Lukashenko però – al contrario di Putin – non appare un leader in cerca di conflitti. Tutt’altro: sottolinea la necessità di sedersi al tavolo negoziale e discutere di tutto, “compresi la Crimea, Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk”. Una situazione che, ad oggi, appare ancora di difficile rappresentazione.
Intanto il conflitto vedrà di nuovo protagonisti i cinque comandanti ucraini del battaglione Azov, il capitano Denis Prokopenko, il suo vice Sviatoslav ‘Kalina’ Palamar, il maggiore Serhiy Volyna, Oleh Khomenko e Denys Shleha. Dopo aver difeso l’acciaieria di Mariupol, si erano dovuti arrendere alle forze russe abbandonando la struttura il 20 maggio 2022. Portati in Russia, erano stati inseriti nello scambio di prigionieri con Mosca del 22 settembre dello scorso anno, attraverso il quale erano stati liberati 212 soldati ucraini. I comandanti di Azov, però, non erano tornati in patria, perché nell’accordo col Cremlino la clausola prevedeva che rimanessero in Turchia fino alla fine della guerra. Così non è stato: nonostante le proteste di Mosca, il presidente Zelensky li ha riportati in Ucraina. E la promessa di tornare al fronte è stata mantenuta.

La difesa aerea russa ha distrutto un drone in avvicinamento su Mosca: lo spazio aereo sopra l’aeroporto Vnukovo è stato chiuso per alcune ore a tutti gli aerei. Intanto la prima nave da carico civile partita dall’Ucraina sfidando il blocco di Mosca nel Mar Nero ha raggiunto Istanbul.