Dodici stazioni di servizio irregolari su 22 a Vicenza e provincia. In arrivo sanzioni per 50 mila euro

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Anche in provincia di Vicenza come nel resto d’Italia sono stati avviati i controlli mirati da parte della Guardia di Finanza nelle stazioni di servizio di carburante, a partire da metà di agosto e con impegnate tutte le compagnie dislocate sul territorio. Dal capoluogo all’area dell’Ovest Vicentino, dal Bassanese alla pedemontana altovicentina, sono risultati ben 12 i “distributori” che hanno commesso delle violazioni assortite. Oltre la metà, visto che sono stati 22 i sopralluoghi.

Chi in materia fiscale, chi per il mancato rispetto degli obblighi di comunicazione all’utenza sui prezzi aggiornati – e sulle “medie” di recente introduzione – al litro di gasolio, benzina super e altre tipologie di carburante. Sommando le infrazioni “lievi” che comportano multe nell’ordine di poche centinaia di euro a quelle più “pesanti”, dalla categoria arriveranno alle casse pubbliche quasi 50 mila euro.

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno dunque intensificato la vigilanza sulla circolazione e la vendita da parte degli impianti erogatori autorizzati, finalizzate al contrasto di condotte commerciali scorrette, con particolare riguardo alla normativa che regola la disciplina dei prezzi. Irregolarità segnalate da Bassano del Grappa, Solagna, Santorso, Valdastico (due stazioni), Sandrigo, Sossano, Rossano Veneto, Vicenza, Valdagno, e Montecchio Maggiore, anche in quest’ultimi posto con due avvisi. Sono stati “solo” dieci, quindi, i gestori risultati in piena regola.

Sotto la lente delle Fiamme Gialle c’erano la verifica del rispetto dell’osservanza delle varie disposizioni concernenti le comunicazioni obbligatorie dei prezzi applicati per tipologia di carburante al Ministero delle Imprese e Made in Italy, e la corretta esposizione al pubblico dei prodotti commercializzati e la corrispondenza con quelli effettivamente praticati da parte dei distributori stradali. La maggior parte delle violazioni riscontrate riguarda la parte della cartellonistica: spesso non aggiornata, in più casi priva dell’indicazione dei prezzi medi, in uno totalmente assente. In uno dei due distributori nel Comune di Montecchio Maggiore è emersa la discordanza tra il costo per litro indicato al portale “Osservaprezzi” come da vigente obbligo di legge, e quello invece effettivamente fatto corrispondere al cliente. A Sandrigo, invece, un’attenta analisi della documentazione fiscale ha fatto emergere delle irregolarità da sanare.

I controlli in rassegna hanno interessato, oltre che i distributori stradali di carburanti, anche i veicoli adibiti al trasporto dei prodotti sottoposti ad accisa. In tale ultimo caso sono stati eseguiti oltre cento controlli, perlopiù diretti alla verifica del D.A.S. – “documento di accompagnamento semplificato”, previsto dalla normativa di settore.