Diritti Lgbt, lettera di 16 Paesi: “In Ue non c’è posto per le discriminazioni”

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“No alle discriminazioni Lgbti in Ue”. A scriverlo, in una lettera inviata alle istituzioni europee e rilanciata contemporaneamente su Twitter, sono 16 capi di stato e di governo dell’Unione Europea, tra cui il presidente del Consiglio Mario Draghi. “L’odio, l’intolleranza e la  discriminazione non hanno posto nella nostra Unione” scrivono, tra gli altri, il capo dell’Eliseo Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Ed è per questo “oggi e ogni giorno sosteniamo la diversità  e  l’uguaglianza  Lgbti  in modo che le nostre generazioni future  possano crescere in un’Europa di uguaglianza e rispetto”.

L’iniziativa non menziona esplicitamente la legge anti Lgbti varata di recente dall’Ungheria, ma arriva a ridosso del vertice Ue, dove verrà sollevato il tema. “In occasione della giornata dell’orgoglio Lgbti, il 28 giugno – osserva la missiva – e alla luce delle minacce contro i diritti fondamentali, ed in particolare il principio di non discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale, esprimiamo il nostro attaccamento ai nostri valori comuni fondamentali”.

A firmare sono i leader di Italia, Francia, Germania, Belgio, Danimarca, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Cipro, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Olanda, Svezia e Finlandia.