Guerra in Ucraina: Zelensky pronto al dialogo. Domani in Turchia, colloquio Lavrov-Kuleba

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Quattordicesimo giorno di guerra in Ucraina. Mosca ha dichiarato per oggi l’ennesima tregua con la speranza che gli accordi vengano mantenuti e permettano ai civili di mettersi al sicuro. L’evacuazione da Sumy nel frattempo sta per finire. La città negli ultimi giorni è stata quasi tagliata fuori dal resto del Paese. Ventuno sono morte, vittime di un attacco aereo. Quasi 5mila le persone messe in salvo. Al momento, i cittadini vengono evacuati con i propri veicoli. La colonna si sta muovendo in direzione della città di Romny. A finire sotto le bombe oggi è la città di Severodonestk, nella parte orientale del Paese e si contano già decine di vittime.

Continua la preoccupazione per le centrali nucleari ucraine. La centrale di Zaporizhzhia è sotto il completo controllo delle forze militari russe. Secondo quanto dichiarato il ministro dell’Energia ucraino Halushchenko, “Le forze di occupazione russe torturano il personale della centrale e gli occupanti” avrebbero costretto “la dirigenza a registrare un messaggio per utilizzarlo a fini propagandistici”. L’Aiea ha invece fatto sapere che si sono persi i contatti con il sistema di controllo a Chernobyl. Il direttore Rafael Grossi “ha indicato che la trasmissione a distanza dei dati dai sistemi di monitoraggio dei controlli di sicurezza installati presso la centrale nucleare di Chernobyl è stata interrotta”, si legge in un comunicato.

Tra sanzioni e contro-sanzioni, prosegue il lavoro della diplomazia. Il presidente Usa, Joe Biden, ha vietato l’importazione di petrolio e gas dalla Russia e Putin ha risposto con un divieto di import-export. Il presidente ucraino Zelensky ha aperto uno spiraglio che oggi potrebbe allargarsi per quanto riguarda Donbass, Crimea e Nato e ribadisce la sua posizione al Cremlino e al mondo: “La guerra deve finire, sediamoci al tavolo delle trattative”.

Fallito un tentativo di mediazione tra Usa e Paesi arabi. Da registrare un vero e proprio smacco per la Casa Bianca, che ha tentato inutilmente di organizzare una telefonata tra Joe Biden e i leader di Arabia Saudita ed Emirati per la costruzione di una coalizione internazionale per sostenere Kiev e frenare i prezzi del petrolio. I due Paesi hanno rifiutato di parlare con Biden nelle ultime settimane, delusi dal debole supporto americano nella guerra in Yemen e preoccupati dall’accordo sul nucleare iraniano.

Domani ad Antalya, in Turchia, colloquio Lavrov-Kuleba. A darne notizia è l’agenzia russa Tass spiegando che il vertice, che si dovrebbe tenere a margine del forum diplomatico organizzato nella città turca, è stato confermato dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.