Guerra tra Russia e Ucraina: domenica probabili colloqui tra Zelensky e Trump a Mar-a-Lago

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Secondo il sito Axios, Donald Trump incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky domenica a Mar-a-Lago, a Palm Beach, in Florida. Secondo il sito che cita un alto funzionario ucraino, l’incontro indica “progressi significativi nei negoziati sul piano di pace di Trump”.

Zelensky: “Abbiamo un programma ampio”. L’incontro come conferma lo stesso presidente ucraino, si terrà questo fine settimana in Florida, “dove vedremo il presidente Trump”, ha dichiarato Zelensky ai media, come riporta Rbc-Ucraina. “Discuteremo delle garanzie di sicurezza”, ha aggiunto il presidente ucraino, sottolineando che nei colloqui potrebbero essere parzialmente coinvolti anche rappresentanti dei Paesi europei.

Il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov ha confermato le indiscrezioni di alcuni media in base alle quali all’incontro del 24 dicembre con i rappresentanti delle grandi imprese russe, il presidente Vladimir Putin avrebbe discusso della possibile gestione congiunta della centrale nucleare di Zaporižžja con gli Stati Uniti. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, ha invece dichiarato che Mosca è pronta a firmare un patto di non aggressione reciproca con i Paesi Nato ma, ha aggiunto, “dovrà trattarsi di un atto giuridico internazionale a tutti gli effetti”.

Nel frattempo continua il rimpallo di responsabilità tra i due fronti sullo stallo dei negoziati. Per Zelensky, “oggi è la Russia a rallentare i colloqui”. “Nei prossimi giorni, molto può essere fatto sia a livello bilaterale tra Ucraina e Stati Uniti, sia con i nostri partner della Coalizione dei Volenterosi. E’ importante che lavoriamo tutti insieme e aggiunga in modo costruttivo la protezione della vita in Ucraina, il rafforzamento delle nostre posizioni in prima linea e l’efficienza del processo negoziale” ha ribadito Zelensky parlando anche del colloquio avuto con il primo ministro canadese Mark Carney: “Ottima conversazione. Li ho informati sullo stato di avanzamento del nostro lavoro diplomatico con gli Stati Uniti e sui primi documenti, che possiamo dire pronti”.

La Russia dal canto suo, ha accusato l’Ucraina di aver tentato di “silurare” i colloqui sul piano statunitense per porre fine alla guerra, osservando che il nuovo testo presentato questa settimana da Kiev era “radicalmente diverso” da quello che Mosca aveva negoziato con gli americani. “La nostra capacità di compiere lo sforzo finale e raggiungere un accordo dipende dal nostro lavoro e dalla volontà politica della controparte. Soprattutto in un contesto in cui Kiev e i suoi sponsor, in particolare all’interno dell’Unione Europea, che non sono favorevoli a un accordo, hanno raddoppiato gli sforzi per silurarlo”, ha dichiarato in televisione il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov.

Poco fiduciosa l’Europa. Secondo la portavoce della Commissione Ue Arianna Podestà, “mentre i colloqui a Miami procedono, non ci sono indicazioni che la Russia sia interessata alla pace o a un cessate il fuoco. L’approccio dell’Europa rimane duplice: continuare a sostenere l’Ucraina e aumentare la pressione sulla Russia affinché sieda seriamente al tavolo dei negoziati”. La Podestà ha poi ricordato la telefonata del 23 dicembre tra Ursula von der Leyen e Volodymyr Zelensky, sottolineando che Bruxelles accoglie con favore l’iniziativa di Trump per la pace. “Tuttavia, affinché qualsiasi piano di pace abbia successo, il sostegno dell’Europa sarà essenziale”, ha ribadito la portavoce.