Israele lancia l’operazione ‘Carri di Gedeone’. Hamas: “accordo solo con la fine della guerra”

La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas e che ha poi coinvolto Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 590. Dopo l’annuncio, l’esercito israeliano ha fatto scattare l’operazione “Carri di Gedeone”, l’offensiva via terra per conquistare vaste aree della Striscia. I social di Gaza confermano l’avanzata di mezzi militari israeliani, accompagnati da “pesanti bombardamenti di artiglieria” e attacchi aerei a nord-est di al-Fakhari, nella parte orientale di Khan Younis.

E proprio a Khan Younis, sarebbe stato ritrovato il corpo di Mohammed Sinwar, leader di fatto dei fondamentalisti palestinesi dopo la morte del fratello Yahya. Il cadavere sarebbe stato individuato in un tunnel nei pressi dell’ospedale Europeo, bombardato ripetutamente dalle Idf cinque giorni fa. Le Forze di difesa israeliane hanno dunque inasprito l’offensiva a Gaza, provocando almeno 33 morti in nuovi raid nel sud della Striscia. Secondo la Protezione civile palestinese, metà delle vittime sono bambini.

In Qatar israeliani e palestinesi al tavolo delle trattative di pace ma la situazione resta in stallo. Un funzionario israeliano ha dichiarato a Ynet che i negoziati a Doha stanno continuando e che il primo ministro Benyamin Netanyahu è impegnato in una serie di colloqui telefonici con l’inviato del presidente Trump Steve Witkoff e con il team negoziale. Tuttavia il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir sul suo account X fa sapere: “Un piano per la fine della guerra senza la sconfitta di Hamas, non nascerà e non sarà mai accettato”.

Hamas: “Accetteremo solo un accordo che preveda la fine della guerra”. A sottolinearlo è stato Basem Naim, membro dell’ufficio politico di Hamas. Osama Hamdan, uno dei principali leader di Hamas, ha poi aggiunto che durante i colloqui per il cessate il fuoco, sono state avanzate alcune proposte “inaccettabili”. “Stiamo ancora negoziando e vengono avanzate idee che per noi sono inaccettabili e anche noi stiamo proponendo idee”, ha detto Hamdan all’agenzia di stampa iraniana Tasnim. “Sarà il popolo palestinese a decidere chi saranno i suoi leader e l’unico modo per farlo è attraverso le elezioni”, ha sottolineato Hamdan.