Jamal Khashoggi: interrogatorio “finito male”. Principe saudita Salman informato

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L’Arabia Saudita sarebbe pronta ad ammettere che il giornalista Jamal Khashoggi è stato ucciso dopo un interrogatorio andato male. E’ quanto riporta la Cnn. L’interrogatorio avrebbe dovuto portare a un suo sequestro dalla Turchia.

Ma la situazione sarebbe ancora più grave secondo il New York Times. Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman Al Sa’ud infatti, malgrado quanto afferma Riad, era a conoscenza e “approvò” l’interrogatorio di Khashoggi nel Consolato di Istanbul, per il quale, aveva anche disposto un trasferimento forzato in Arabia Saudita. Sempre secondo il NYT, l’ufficiale di intelligence che ha condotto l’interrogatorio era “un amico del principe”. Lo 007 si sarebbe spinto troppo oltre, finendo con l’uccidere il giornalista dissidente, “per dimostrare le sue capacità” in un’operazione segreta.

Si è intanto conclusa nel corso della notte l’ispezione turca all’interno del Consolato saudita di Istanbul. Secondo al Jazeera, che cita fonti anonime della Procura turca, gli inquirenti “hanno trovato le prove dell’omicidio” del giornalista all’interno dell’edificio. Oltre 20 gli inquirenti turchi che hanno partecipato all’ispezione.

Nel frattempo JpMorgan, Blackstone, BlackRock, ovvero i big della Finanza statunitense, secondo il Washington Post vanno verso il no alla “Davos del deserto”, il vertice economico internazionale in programma a Riad dal 23 al 25 ottobre patrocinato dal principe ereditario Mohammed bin Salman. Ufficialmente gli amministratori delegati dei vari gruppi non parteciperanno al meeting per ragioni tecniche di varia natura, ma è chiaro il legame con il caso di Jamal Khashoggi, il giornalista dissidente saudita ucciso.