Lavrov ad Ankara, via libera ai corridoi del grano ma Kiev deve sminare i porti

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Il porto dell’Ucraina sud-orientale di Berdyansk, occupato dai russi, è stato riaperto dopo lo sminamento: “Si prevede che le prime navi con il grano prenderanno il largo alla fine di questa settimana” ha così riferito un membro dell’autoproclamata amministrazione locale, aggiungendo che c’è molto grano e che gli elevatori sono pieni.

La diplomazia si è mossa in questi giorni per sbloccare l’esportazione di grano dall’Ucraina e disinnescare così una crisi alimentare mondiale. Il ministro degli Esteri russo Lavrov si è infatti recato ad Ankara per incontrare il suo omologo Cavusoglu: il tema centrale del meeting è stata proprio la creazione di corridoi sicuri per permettere alle navi commerciali di trasportare grano ucraino attraverso il mar Nero.

“Siamo pronti a lavorare per mettere in sicurezza l’uscita delle navi dai porti dell’Ucraina” ha affermato il ministro degli Esteri russo Lavrov e secondo la Turchia, l’Ucraina è pronta a garantire il passaggio dei mercantili attraverso il Mar Nero. “La Russia – ha assicurato Lavrov – non attaccherà se Kiev inizierà attività di sminamento presso i suoi porti per fare passare navi che trasportano grano”.

In conferenza stampa Lavrov ha ribadito: “Vladimir Putin ha già parlato di questo, ha detto pubblicamente che garantiamo la sicurezza delle rotte e garantiamo che quando e se l’Ucraina si occuperà dello sminamento dei porti non approfitteremo di questa situazione nell’interesse dell’operazione militare speciale in corso. Queste sono garanzie del presidente della Russia, siamo pronti a formalizzarle in un modo o nell’altro”.

Secondo Lavrov l’attuale situazione del grano ucraino non ha nulla a che fare con la crisi alimentare: “Abbiamo prestato molta attenzione al problema dell’esportazione di grano ucraino, che i nostri colleghi occidentali e gli stessi ucraini stanno cercando di classificare come una catastrofe universale, sebbene la quota di questo grano ucraino in questione sia inferiore all’1% della produzione mondiale di grano e altri cereali”. Poi ha concluso con un apprezzamento alla Turchia: “La Russia apprezza gli sforzi dei nostri amici turchi che stanno cercando modi per sbloccare la situazione, come ritirare grano dai porti ucraini e consentire alle navi straniere di lasciare questi porti, delle quali ce ne sono diverse decine e che sono generalmente tenute lì come ostaggi”.