Meloni torna in Italia per l’emergenza maltempo. Solidarietà da Giappone e Usa

Giorgia Meloni farà rientro anticipato in Italia a causa dell’emergenza maltempo che ha colpito l’Emilia Romagna. È la decisione presa dalla premier, impegnata in queste ore a Hiroshima (Giappone) insieme ai leader del G7. Dal primo ministro giapponese, Fumio Kishida, vicinanza e solidarietà per quanto sta avvenendo nel nostro Paese. Solidarietà anche dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha preso per mano la premier Meloni manifestandole parole di sostegno e conforto.

Il rientro in Italia. La decisione di tornare in patria non poteva essere più giusta visto il perdurare dell’allerta meteo e considerato quanto sia diventata grave l’emergenza in Emilia Romagna. Giorgia Meloni, dunque, lascia Hiroshima ma non senza aver raccolto una serie di incontri importanti per il presente e il futuro dell’Europa. Su tutti quello col presidente ucraino Zelensky, pure lui in Giappone per cercare una soluzione che tiri fuori l’Ucraina dalla guerra. Nel corso del G7, inoltre, i leader dei paesi si sono trovati d’accordo sull’ammonire la Cina da possibili vicinanze bellicose con la Russia. In sostanza viene chiesto a Pechino di intervenire, sì, ma per convincere Mosca a lasciar perdere i suoi progetti militari che da oltre un anno coinvolgono Kiev.

L’intervento di Papa Francesco.
Autorevole anche l’intervento di Papa Francesco, che a Hiroshima manda un messaggio chiaro: “Hiroshima, come ‘simbolo della memoria’, proclama con forza l’inadeguatezza delle armi nucleari per rispondere in modo efficace alle grandi minacce odierne alla pace e per garantire la sicurezza nazionale e internazionale” scrive nella lettera inviata al vescovo di Hiroshima, mons. Alexis Mitsuru Shirahama, in occasione del vertice del G7. “Il vertice del G7 a Hiroshima dia prova di una visione lungimirante nel gettare le fondamenta per una pace duratura e per una sicurezza stabile e sostenibile a lungo termine”, è l’auspicio del Pontefice.