Migranti, 334 aspettano davanti a Pozzallo. Salvini: “Si scordino di raggiungere lʼItalia”

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Al terzo giorno in mare con 224 migranti a bordo la Ong Lifeline ha bisogno di farmaci, cibo e coperte. E dalla sala operativa di Roma parte una nota a tutti i comandanti che incrociano in zona Sar libica.  “Da questo momento, ai sensi della convenzione Solas (Safety of life at sea) i comandanti di nave che si trovano in mare nella zona antistante la Libia, dovranno rivolgersi al Centro di Tripoli e alla Guardia costiera libica per richiedere soccorso”.

Intanto la nave cargo Alexander Maersk, battente bandiera danese, con a bordo più di 110 migranti soccorsi nel Mediterraneo, è da ieri davanti al porto di Pozzallo, nel Ragusano. Secondo quanto si è appreso la nave è stata rifornita di viveri e di beni di prima necessità in attesa di ricevere l’autorizzazione a entrare nel porto. Ma questa della nave danese si preannuncia come un nuovo braccio di ferro. ” Queste navi si possono scordare di raggiungere l’Italia: voglio stroncare gli affari di scafisti e mafiosi!” Ha infatti tuonato da Facebook il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“Sono l’anti-Salvini a Milano, qui c’è un modello che può funzionare. Voglio portare avanti il nostro modo di fare: far seguire i fatti alle parole”. E’ quanto ha affermato il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, parlando del sistema di accoglienza della città e aggiungendo: “La nostra proposta è quella di lavorare su un piano nazionale per la gestione dell’immigrazione, ma usando Milano come test che si basa su due principi: abbreviare i tempi per definire quanto è legittimo che un immigrato possa stare in Italia e riflettere sui lavori socialmente utili”.

Intanto le autorità spagnole hanno soccorso 569 migranti provenienti dall’Africa che stavano attraversando il Mediterraneo tra le isole Canarie e l’Andalusia a bordo di 21 imbarcazioni.

Il presidente francese Emmanuel Macron, a proposito della crisi dei migranti e della riunione informale di domenica a Bruxelles, ha affermato: “chiediamo di non gestire caso per caso, proporremo domani uno schema chiaro: che lo sbarco di migranti rispetti le regole e i principi umanitari di soccorso e che avvenga nel porto sicuro più vicino”.