Missile sulla Polonia, due vittime. Unione Europea e Nato sotto shock

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

L’Unione Europea e la Nato sono sotto shock dopo che nella serata di ieri (lunedì 16 novembre) un missile è caduto in Polonia. Il bilancio è di due vittime. E i leader del G7 hanno subito condannato quanto avvenuto, anche se non è chiaro da dove sia arrivato il missile. Se nelle scorse ore le responsabilità erano state attribuite alla Russia, protagonista di un lancio multiplo ieri sull’Ucraina, adesso sembra che le cose stiano diversamente: ossia che il razzo che ha colpito la Polonia era in realtà un missile antiaereo usato dagli ucraini per abbattere il nemico russo.

Fatto sta che la Nato si trova – per la prima volta – a fare i conti direttamente con un colpo inferto agli alleati. Certo se dovesse essere confermata l’ipotesi del missile ucraino, molto cambierebbe. Perché la Russia sarebbe scagionata da ogni equivoco e la guerra non rischierebbe di prendere una piega molto pericolosa. Tanto quanto il discorso relativo all’arma nucleare. Almeno non subito.

Intanto tra i primi a ipotizzare che il missile appartenga all’Ucraina c’è Joe Biden, secondo il quale “È possibile che si tratti di un errore tecnico”. Secondo il presidente turco Erdogan invece bisogna “portare il prima possibile Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati”. Giorgia Meloni, a Bali per il G20, si è riunita con gli alleati Nato e Ue per valutare i prossimi passi. Si tratta – dicono da Palazzo Chigi – di “un’ulteriore conferma della gravità e delle conseguenze dell’ingiustificata aggressione russa nei confronti dell’Ucraina”. Ue e Nato hanno già manifestato pieno sostegno alla Polonia. Mentre la guerra in Ucraina corre nuovamente il serio rischio di espandersi.