Regge la tregua tra Iran e Israele

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Foto Facebook The White House

Tregua tra l’Iran e Israele. Il cessate il fuoco, annunciato nel cuore della notte da Donald Trump sul social Truth, ha retto nonostante i timori di violazioni ed è stato rivendicato da entrambe le parti in conflitto come una vittoria. Il presidente iraniano Masud Pezeshkian ha proclamato “la fine della guerra dei 12 giorni imposta” al suo Paese, dopo essersi detto pronto a tornare “al tavolo delle trattative”, ma continuando a difendere i suoi “diritti legittimi” per il suo programma nucleare, arricchimento dell’uranio compreso.

Il premier Benjamin Netanyahu ha parlato di “una vittoria storica che durerà per generazioni”. Israele ha tuttavia ammonito il nemico dichiarando che il cessate il fuoco sarà rispettato finché lo farà l’altra parte. Poi ha proclamato il ritorno alla normalità del traffico aereo in entrata e in uscita senza restrizioni, così come quelle di movimento con la riapertura delle scuole e degli uffici. Ora l’Idf si concentrerà nuovamente su Gaza.Il presidente americano Trump, prima di volare al vertice Nato de L’Aja, ha salvato la fragile tregua strigliando l’Iran e soprattutto Israele per averla violata poche ore dopo il suo annuncio. Prima di imbarcarsi sull’Air Force One ha affermato: “Non sono soddisfatto dell’Iran né tantomeno di Israele. in pratica abbiamo due Paesi che combattono da così tanto tempo e così duramente che non sanno più cosa c. stanno facendo. Si devono dare una calmata”. E ancora ha accusato: “Non mi è piaciuto il fatto che Israele abbia bombardato dopo aver concluso l’accordo. Non dovevano farlo, e non mi è piaciuto il fatto che la rappresaglia sia stata molto forte”. Il tycoon ha sottolineando che si trattava di una risposta a “un singolo razzo (iraniano) che non è atterrato da nessuna parte”.

In precedenza Iran e Israele si erano accusati reciprocamente di aver violato il cessate il fuoco, accettato ufficialmente prima da Teheran e poi da Tel Aviv. Il ministro della Difesa Israel Katz aveva dato istruzioni all’Idf di effettuare “attacchi intensi contro obiettivi del regime nel cuore di Teheran”, in risposta a due missili balistici iraniani lanciati (ma intercettati) dopo che era entrata in vigore la tregua. Colpito un sistema radar vicino a Teheran, che non ha risposto.

Intanto Trump ribadiva che Teheran non avrà mai “né l’arricchimento dell’uranio né l’arma nucleare” ma sgomberava il campo dall’ipotesi evocata su Truth di un cambio di regime “che porterebbe il caos” e profetizzava per l’Iran un futuro da “grande nazione commerciale, ricca di petrolio”. Il tycoon ha presentato la tregua come un vantaggio non solo per la stabilità nella regione, ma anche per Pechino, sullo sfondo dei colloqui commerciali in corso.