Taiwan, la Cina ha simulato attacchi contro l’isola

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La tensione tra Cina e Taiwan non accenna a placarsi. Nel terzo giorno di esercitazioni militari su vasta scala annunciate e inaugurate in risposta alla visita della speacker Usa Nancy Pelosi,  Pechino ha simulato attacchi contro l’isola. Lo riporta il ministero della Difesa di Taipei, affermando che sono stati rilevati diversi caccia e navi dell’Esercito popolare di liberazione “intorno allo Stretto di Formosa”, con alcuni che hanno nuovamente “attraversato la linea mediana” in un’azione di “possibile attacco simulato”.

Le forze armate della Repubblica di Cina, il nome ufficiale di Taiwan, hanno utilizzato “trasmissioni di allerta, aerei, navi militari di pattuglia e sistemi missilistici terrestri in risposta alla situazione”. Taiwan ha affermato che le esercitazioni militari cinesi di sabato sono apparse come una simulazione di attacco all’isola della capitale Taipei, poiché gli aerei e le navi da guerra hanno attraversato la linea mediana dello Stretto in una continua dimostrazione di forza mirata a destabilizzare.

Dopo aver ribadito il loro sostegno a Taiwan, gli Stati Uniti consultano i loro alleati nell’area indo-pacifica per valutare le mosse da opporre alla Cina.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato gli omologhi di Australia e Giappone, Penny Wong e Hayashi Yoshimasa, in Cambogia. Le parti hanno ribadito il loro impegno a rafforzare la cooperazione nella regione, sulla base “dei valori condivisi di libertà, stato di diritto e democrazia che sono alla base del nostro legame”.

Intanto l’ex presidente degli Usa Donald Trump attacca la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi per la visita a Taiwan. “Tutto quello che tocca si trasforma in qualcosa di brutto: ha tentato con me l’impeachment due volte e ha fallito. Quella donna porta caos ed è quello che sta accadendo in Cina e Taiwan. Ora Pechino ha l’occasione di fare quello che vuole, con me non sarebbe mai successo”.