Ucraina, l’esercito rosso a pochi km da Kiev. Zelensky: “non abbiamo armi di distruzione di massa”

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Dopo l’ennesima notte di bombardamenti in Ucraina è stato raggiunto un accordo per l’apertura di corridoi umanitari per la città di Sumy, nel Nordest del Paese. L’amministrazione militare regionale ha fatto sapere su Telegram e Bbc, che l’evacuazione è cominciata alle 9 locali, le 8 in Italia e le partenze da 6 destinazioni nella regione. Tutti i convogli sono diretti a Poltava, nell’Ucraina centrale, capoluogo amministrativo dell’oblast’ omonima e dello stesso distretto. Altri corridoi umanitari sarebbero stati aperti anche in altre città, come Mariupol e Zaporizhzhia.

Intanto i servizi di emergenza ucraini hanno fatto sapere di aver recuperato i corpi di cinque persone, tra cui due bambini, tra le macerie di un edificio residenziale nel villaggio di Slobozhanske, alle porte di Kharkiv. Il palazzo è stato buttato giù dai bombardamenti russi. Gli operatori al momento, hanno controllato 40 siti nell’area, per ripulire la zona dagli ordigni inesplosi.

Bombardata una moschea. A Mariupol è stata bombardata una moschea che ospita 80 civili, secondo le informazioni fornite dal ministero degli Esteri ucraino. Durante la notte, i sobborghi di Kiev sono stati oggetto di attacchi missilistici. Le autorità ucraine accusano Mosca di aver compiuto un raid anche su un ospedale oncologico a Mykolaiv, danneggiando anche gli edifici residenziali.

E il presidente Zelensky è tornato sul rapimento del sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, è un “segno di debolezza” da parte della Russia. “E’ un crimine non solo contro una persona e contro il Paese, ma contro la democrazia”. Quindi lancia un appello, alle madri dei soldati inviati da Mosca: “Non lasciate partire i vostri figli che vengono a morire sulla nostra terra”. Infine trona a chiedere una no-fly zone: “se continuano così le cose, sarà inevitabile. Ma nel frattempo perderemo milioni di vite. Solo se il mondo si unirà intorno al nostro Paese si potrà fermare tutto questo”.

Zelensky smentisce la presenza di armi di distruzione di massa in Ucraina. Il presidente ucraino che ieri ha sentito il suo omologo finlandese, Sauli Niinisto, ha respinto le accuse russe di armi chimiche sul territorio ucraino: “Sono il presidente di un Paese degno, di una nazione degna. E padre di due bambini. E nella mia terra non sono state sviluppate armi chimiche o altre armi di distruzione di massa”. La Russia aveva precedentemente riferito di essere entrata in possesso di documenti che mostrerebbero componenti di armi biologiche realizzati nei laboratori ucraini con il finanziamento del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ma Zelensky ha replicato: “Mi preoccupa molto: perché se vuoi conoscere i piani della Russia, guarda a cosa la Russia accusa gli altri di pianificare”.

Mosca starebbe manipolando, per la sua propaganda, la richiesta dell’Oms di distruggere i patogeni pericolosi presenti nei laboratori di salute pubblica del Paese, per prevenire “eventuali fuoriuscite” che potrebbero diffondere malattie tra la popolazione. È quanto riporta una nota inviata dall’Oms a Reuters. Secondo gli esperti di sicurezza biologica, il movimento di truppe russe in Ucraina e il bombardamento delle sue città hanno aumentato il rischio di fuga di agenti patogeni, nell’eventualità di un attacco a queste strutture.

Yulia Tymoshenko: “Questo è un attacco al mondo libero”. Ai microfoni di SkyTg24 l’ex prima ministra dell’Ucraina e volto della Rivoluzione arancione ribadisce, come molti suoi colleghi, che il conflitto in Ucraina rappresenti una minaccia per tutto il mondo e sostiene che bisogna “chiudere il cielo ucraino” per fermare gli attacchi russi. Quindi la Tymoshenko ha accusato Mosca di imporre condizioni inaccettabili e chiede all’Onu di intervenire. “Se l’Ucraina resta da sola, c’è qualcosa che non va”.