Ucraina, Macron e Zelensky firmano accordo “storico” su difesa aerea

Cento caccia Rafale F4 entro il 2035, sistemi di difesa aerea SAMP/T, radar di difesa aerea, missili aria-aria e bombe aeree. Volodymyr Zelensky vola in Francia e ottiene da Macron un accordo “storico” volto a rinforzare l’aviazione dell’Ucraina, in un momento in cui i russi premono e la situazione per Kiev si fa sempre più complicata.
La firma della dichiarazione d’intenti sulla cooperazione nell’acquisizione di equipaggiamenti di difesa per l’Ucraina è avvenuta nella base militare di Villacoublay, alle porte di Parigi. “Oggi segna un momento significativo, davvero storico per entrambe le nostre nazioni: Francia e Ucraina” si legge in un post su X del leader di Kiev. Il piano dell’Eliseo è chiaro: “Mettere a disposizione della difesa dell’Ucraina l’eccellenza francese nel campo dell’industria degli armamenti” e “consentire di acquisire i sistemi che le sono necessari per rispondere all’aggressione russa”, sulla scia dell’accordo già firmato da Zelensky con la Svezia per l’acquisto dei caccia Gripne (da 100 a 150).
Il rebus, però, sta nelle date. Con Mosca che martella grazie a droni e missili, e con le sue truppe di terra che avanzano nel Donbass, Kiev vive un momento difficile. Lo stesso Zelensky dichiara di “non poter fornire le date di consegna di questi prodotti”. Macron spera che si arrivi alla pace entro il 2027 – traguardo che si può ottenere, a suo parere, solo “mantenendo la pressione” sul Cremlino – e loda le misure prese contro Mosca. “Sono profondamente grato alla Francia, al presidente Emmanuel Macron e a tutto il popolo francese” le parole di Zelensky che domani sarà a Madrid per la sua terza visita ufficiale in Spagna: previsto gli incontri con il premier Pedro Sanchez, alle 17 al Palazzo della Moncloa.