Ucraina, truppe Nato al confine con l’Europa. Di Maio: contrari ad intervento militare

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Meeting dei MInistri degli Esteri della Nato (credit: NATO)

Le truppe del Patto Atlantico potrebbero presto essere schierate, in maniera permanente, ai confini dell’Europa per proteggere il continente dalle mosse future di Vladimir Putin. Lo ha detto il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg, che in un’intervista afferma”Ci troviamo in mezzo a una trasformazione fondamentale che riflette le conseguenze a lungo termine”delle azioni del presidente russo Vladimir Putin”. “Quella che abbiamo di fronte ora è una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea” ha sottolineato Stoltenberg.

Anche secondo Kiev, l’Ucraina non è il solo obiettivo di Putin. Citato da Ukrinform, il presidente Zelensky dichiara: “L’aggressione russa non doveva essere limitata alla sola Ucraina, alla distruzione della nostra libertà e delle nostre vite. L’intera Europa è un obiettivo per la Russia”. Poi aggiunge: “Ecco perché non è solo dovere morale di tutte le democrazie, di tutte le forze europee, sostenere il desiderio di pace dell’Ucraina”.

A sostenere lo sforzo dell’Ucraina nel conflitto la Gran Bretagna, sostegno testimoniato dalla visita di Boris Johnson, a sorpresa, a Zelensky. Dopo il meeting, l’inquilino di Downing Street ha scritto su Twitter: “La Gran Bretagna prepara un nuovo pacchetto di aiuti finanziari e militari all’Ucraina a testimonianza del suo impegno verso questo Paese nella lotta contro la barbarica campagna russa”. La presidenza britannica ha poi fatto sapere che sono pronti all’invio veicoli blindati e sistemi missilistici anti-nave.

La Farnesina è però contraria ad un intervento della Nato, seppur l’Italia ha già dato circa 600 milioni di euro in aiuti. Il Ministro degli Esteri Di Maio afferma: “Ci opporremo a un intervento militare della Nato nella guerra in Ucraina, perché questo porterebbe a una Guerra mondiale militare. Siamo già in una guerra mondiale, ma fortunatamente non dal punto di vista militare”.