Usa, Joe Biden accetta la nomination per la Casa Bianca

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Dopo l’incoronazione mercoledì notte della sua vice, Kamala Harris, Joe Biden si prende la scena della quarta ed ultima serata della convention democratica. Quella in cui, l’ex vice presidente, ha accettato la nomination per la Casa Bianca promettendo all’America di farla uscire dalla “stagione buia, di rabbia e divisione” in cui l’ha fatta precipitare Donald Trump.

“Uniti supereremo questa stagione di tenebre in cui Donald Trump ha ammantato l’America troppo a lungo. Non possiamo dare altri quattro anni a questo presidente che non si assume responsabilità, scarica le colpe sugli altri, divide e semina odio.

L’America è a un punto di svolta, questa è un’elezione in grado di cambiare la storia, sono in gioco l’anima del Paese, la moralità, la scienza e la democrazia”, ha detto il 77enne Biden nel suo discorso.

Forse il più importante in cinquant’anni da politico, il primo da candidato ufficiale che ha accettato formalmente la nomination del partito trentatré anni dopo aver provato la corsa alla Casa Bianca.

Il suo discorso suggella quasi mezzo secolo di carriera politica iniziata quando fu eletto ad appena 29 anni senatore del Delaware, incarico mantenuto per 36 anni prima di passare alla Casa Bianca come vice di Barack Obama per due mandati.

Il candidato Dem ha promesso di rilanciare il Paese come fece Roosevelt con il New Deal. Intervenendo dal convention center della sua Wilmington (Delaware), Biden ha attaccato il tycoon (senza mai nominarlo esplicitamente) e i suoi fallimenti, soprattutto di fronte a “quattro crisi storiche” convergenti come la pandemia, la conseguente crisi economica, l’ingiustizia razziale e il cambiamento climatico.

Ma ha anche contrapposto le sue ricette per uscire dalle emergenze, promettendo che la sua prima azione, se eletto, sarà quella di fronteggiare l’epidemia affidandosi alla scienza e imponendo l’obbligo della mascherina a livello nazionale.

Poi la sua dichiarazione di principio: “Qui e ora vi do la mia parola, se mi affidate la presidenza, attingerò al meglio di noi, non al peggio”
, ha dichiarato Biden. “Sarò un alleato della luce, non della nostra oscurità”. In seguito l’omaggio a Barack Obama e alla sua vice Kamala Harris, “voce potente per questa nazione”, la cui storia “è la storia americana”, fatta di immigrazione, ostacoli e di successi.Una serata di successo dunque per Biden, che Donald Trump ha tentato di offuscare, attaccandolo prima in un comizio a due passi dalla sua città natale in Pennsylvania e poi in una intervista alla tv amica Fox News in contemporanea con la convention.

“Se Joe Biden vince avremo una depressione economica, vi strapperà il Secondo Emendamento e quadruplicherà le tasse”, ha ammonito, attaccando poi anche Barack Obama e il discorso “pieno di odio e rabbia” della moglie Michelle alla convention. “In 47 anni Joe non ha fatto nulla delle cose di cui ha parlato. Non cambierà’ mai, solo parole!”, ha inoltre twittato Trump.

Ora l’appuntamento è per il 29 settembre quando ci sarà il primo di tre dibattiti tra Biden e Trump. Saranno i momenti più delicati per Biden, con un passo falso potrebbe giocarsi il buon margine di vantaggio che i sondaggi gli stanno assegnando e che il discorso di questa notte ha senz’altro contribuito ad aumentare.