Vertice tra Putin e Zelensky a rischio. Pronte nuove sanzioni per la Russia

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Il vertice tra Zelensky e Putin potrebbe non tenersi mai. Non è una previsione politica, ma quella del presidente ucraino perchè, sostiene, ‘non ci sono le condizioni e perchè è importante quanto si arriva forti al tavolo delle trattative’. Dal canto suo, il presidente russo è disposto a sedersi al tavolo, purchè prima ‘sia trovata un’intesa su una bozza per l’accordo’.

La preoccupazione per un’escalation del conflitto è alta nella Nato. Alla vigilia del Vertice delle Nazioni del Patto Atlantico, il segretario generale Jens Stoltenberg dichiara: “In Ucraina ci aspettiamo una nuova massiccia offensiva russa nel Donbass. Abbiamo tutti visto le immagini orribili di civili uccisi a Bucha ed altre zone controllate dai militari russi. Si tratta di episodi di brutalità insopportabile cui l’Europa non aveva assistito da decenni”. Poi la condanna di Stoltenberg: “Prendere di mira ed uccidere i civili è un crimine di guerra, bisognerà stabilire i fatti e i responsabili dovranno essere portati davanti alla giustizia. Gli Alleati sostengono le indagini svolte anche attraverso le Corti internazionali”.

Per quanto riguarda le sanzioni, il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire sottolinea la compattezza degli Stati membri dell’Unione Europea e dichiara: “I Ventisette hanno dato prova della loro disponibilità a estendere le restrizioni a sulle importazioni e le esportazioni della Russia, hanno indicato la loro determinazione ad ampliare la lista delle personalità e l’elenco delle imprese assoggettate a sanzioni e hanno indicato la loro volontà di includere nelle sanzioni il settore energetico, in proporzioni e seguendo un calendario da definire”. L’energia, quindi, rientrerà nel quinto pacchetto di sanzioni contro il paese invasore.

E dopo l’espulsione dei diplomatici russi dai paesi dell’Unione Europea, di cui 30 dall’Italia, è arrivata la reazione del Cremlino: “una misura miope che complicherà la comunicazione per una soluzione a vedrà passi reciproci. Europa manca di lungimiranza”. Così il portavoce Peskov, che ha definito ‘impensabile’ un’assenza della Russia dal tavolo del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite. La misura, l’espulsione, era stata chiesta a gran voce nelle scorse ore.